La mamma di Kata disperata: “Mia figlia è viva, noi abbandonati”
E' passato un mese da quando Kata è scomparsa nel nulla. Oggi sua madre è molto delusa: "Ci sentiamo abbandonati"
E’ passato un mese da quando la piccola Kata è scomparsa nel nulla. Le telecamere la riprendono per l’ultima volta intorno alle 15 quando sta per rientrare nell’ex Hotel Astor. Suo fratello, insieme a un gruppetto di bambini, si allontana dalla struttura mentre Kata rientra nel giardino. Lo zio dice che sta giocando, insieme ad altri bimbi, quando lui si distrae solo per pochi secondi, entra in stanza per cambiare il pannolino al suo bambino e quando torna a guardare dalla finestra, Kata in quel giardino non c’è più. Sono circa le 16 del 10 giugno. Oggi, a un mese di distanza da quel pomeriggio, di Kata, non c’è più nessuna traccia e le speranze che si possa trovare la bambina, sembrano essere sempre di meno.
Da un mese, tutte le sere, i parenti di Kata e altre persone, scendono in strada a Firenze per chiedere giustizia per la bambina, per chiedere che si faccia il possibile per riportarla a casa. A distanza di 30 giorni da quando l’incubo è iniziato, Katherina, la madre della piccola di 5 anni, si dice delusa e amareggiata. In una intervista al Messaggero commenta: “Noi abbandonati”.
Le parole della madre di Kata in una intervista al Messaggero
La donna si sfoga in un’intervista al “Messaggero”, sottolinea che nelle prime fasi delle indagini si è perso tempo a cercare la bimba nell’hotel quando era evidente che non c’era più e invoca aiuto. “Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità – dice -. Non so dove possa essere. Non saprei nemmeno dove cominciare a cercarla. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia”. La mamma di Kata ha più volte ribadito di sentire anche il peso di chi ha sempre puntato il dito contro la sua famiglia, credendo che qualcuno potesse essere coinvolto. Ha sempre respinto le accuse, ribadendo che neppure riesce a immaginare i motivi per i quali la piccola è stata portata via.
Più volte lei e suo marito hanno anche detto di credere che Kata sia stata rapita per sbaglio, a causa di uno scambio di persona.
Kata scomparsa da un mese: “Fate girare la foto di mia figlia”
Katherine dice che fino ad ora ha tentato di far circolare la foto della figlia con il passaparola, mandandola alle amiche di altri Paesi e chiedendo loro di farla girare ai conoscenti. E, sull’ipotesi che possa essere stata caricata sui furgoni che il sabato partono dai pressi dell’Astor per la Romania. Non si esclude infatti l’ipotesi che la piccola da settimane sia altrove, forse in Romania: “Non lo so. Ci sta che, se finora non l’hanno trovata qui, possa essere stata portata in un altro Paese. Devo pensare a tutto”.
Lo sfogo della madre di Kata: “Sento indifferenza”
E ancora, la donna sfoga la sua delusione: “Sento una grandissima indifferenza da parte di tutti. Non so se dipenda dal fatto che siamo stranieri. Nessuno si è avvicinato a me, nessuno di importante, nemmeno il sindaco. Ho solo l’aiuto del mio avvocato. Mi sono rivolta direttamente alla Meloni. Chiedo solo un sostegno per cercare mia figlia“. Va detto che nel corso di questo mese, i genitori di Kata sono stati ospitati in tutti i programmi televisivi per lanciare i loro appelli e per far si che tutti conoscessero questa storia e potessero anche vedere le immagini della bambina.
Quando i giornalisti chiedono alla madre di Kata se pensa che c’è qualcuno che ha visto ma che non parla, la donna commenta: “Può essere che abbiano paura, che siano minacciati o coinvolti. Nessuno parla, nessuno ha visto. Ma era di giorno, non di notte. Come mai? E poi non capisco perché proprio mia figlia. Non conoscevo quasi nessuno lì dentro, né ho mai avuto grandi litigi”.
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