Piera Maggio sul sequestro di Denise Pipitone: “Non ho dubbi di chi siano i colpevoli”
Non ha dubbi Piera Maggio: conosce i nomi dei colpevoli, delle persone che le portarono via sua figlia 18 anni fa...
Ha deciso di scrivere un libro , 18 anni il sequestro di sua figlia, per provare a raccontare che cosa ha affrontato in questi anni ma anche per far si che si tenga ancora alta l’attenzione si questa vicenda. Finchè se ne parlerà ci saranno delle possibilità di trovare Denise Pipitone. E’ questa la convinzione di Piera Maggio che nello studio di Verissimo, raccontando a Silvia Toffanin la sua storia, ha spiegato che per lei, Denise, è ancora viva e continuerà a cercarla. Continua la battaglia di Piera Maggio, anche perchè, come ha raccontato in una sua recente intervista per Vanity Fair, ha sempre creduto di conoscere il nome e il cognome di tutte le persone coinvolte nel sequestro di sua figlia.
Denise Pipitone ultime notizie: le parole di Piera Maggio sui colpevoli
Mentre si continuano a battere diverse piste, come quella valtellinese che porterebbe alla bambina avvistata a Milano e ripresa nel video della guardia giurata, Piera Maggio non ha dubbi su quello che successe a Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. E quando le si chiede se una idea in questi anni lei se l’è fatta, risponde così: “ho un quadro molto chiaro, non ho dubbi di chi siano i colpevoli. Non sono mie illazioni, sono ipotesi che hanno portato un pubblico ministero a chiedere 15 anni di reclusione per una persona. Che poi questa persona sia stata assolta per insufficienza di prove, quella è un’altra questione. Ma i colpevoli ci sono.”
E ancora: “ Chi cerca il proprio figlio, a un certo punto, deve arrendersi a farlo in autonomia, impensabile per un genitore fermarsi. “
Poi ha aggiunto: “Io dovevo andare avanti e, andando avanti, mi sono dovuta subire critiche, giudizi distruttivi, colpi bassi, assestati e costruiti dietro regie ben mirate. Ho imparato a farmene una ragione, a superare quelle maldicenze, oggi me ne sbatto altamente. La gente si è dedicata a trovare gli scandali della mia vita privata e familiare e intanto ha perso il focus, che è e rimane sempre quello di cercare Denise. Si è deviata l’attenzione, senza pensare ai possibili colpevoli.”