Tre italiani scomparsi in Messico ultime notizie, sono vivi? Consegnati a un commando armato
Tre italiani scomparsi in Messico ultime notizie, sono vivi? Consegnati a un commando armato. Ecco che cosa sarebbe successo a Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino
La paura della famiglia dei tre italiani scomparsi in Messico sembra essere davvero giustificata, almeno stando alle ultime notizie che arrivano proprio da Jalisco. A quanto pare le persone coinvolte in questa vicenda, nella sparizione dei tre italiani, sarebbero state fermate e si tratterebbe proprio di poliziotti, un fatto che in Messico purtroppo, è all’ordine del giorno vista la grande corruzione. Le ultime notizie dal Messico: tre agenti della polizia messicana sono stati arrestati in relazione alla scomparsa di 3 cittadini italiani. Sono sospettati di aver consegnato Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo a un gruppo armato. I 3 italiani -originari di Napoli- sono scomparsi dal 31 gennaio scorso e sono stati visti l’ultima volta a Tecalitlán, Jalisco. Pare che le forze dell’ordine messicane, che stanno lavorando con i rappresentati dello stato italiano in Messico, hanno cercato di “far cadere in trappola” le persone che potevano essere coinvolte, all’inizio erano 33 i sospettati. Oltre ai 3 agenti arrestati, tutti operativi a Tecalitlán, come riferiscono i media locali citando fonti federali, è ricercato un quarto rappresentante delle forze dell’ordine. La zona è considerata un feudo del Cartel Jalisco Nueva Generación, una delle organizzazioni criminali più potenti del Messico. Non è raro, riferiscono i media, che gli agenti della polizia locale agiscano al servizio di tali gruppi. Nelle ultime ore si era anche diffusa la voce che Raffaele, suo figlio e suo nipote fossero vivi ma purtroppo non ci sono certezze in merito e la famiglia dei tre scomparsi in Italia, spera ancora di avere buone notizie nelle prossime ore. Certo è, che se i tre uomini sono stati consegnati davvero a un commando armato, questa storia purtroppo, potrebbe avere un drammatico epilogo visto che non è stato richiesto nessun riscatto.
NON SI TROVA DA NESSUNA PARTE IL CAPO DELLA POLIZIA DI TECALITLAN: CHE FINE HA FATTO?
Secondo le autorità messicane, come si legge sull’agenzia Dpa, i 3 italiani erano dediti alla vendita di prodotti contraffatti. La famiglia di Raffaele però dall’Italia fa sapere che la loro attività era quella di rivendere generatori e altra merce. Le indagini vanno avanti e come era emerso nella diretta di Chi l’ha visto di mercoledì sera, è vero che non ci sono tracce del capo della polizia di Tecalitlan, Hugo Enrique Martinez Muniz. “Non si trova da nessuna parte”, ha detto Roberto Lopez Lara, segretario del governo statale di Jalisco. Il sospetto è che sia stato l’uomo a organizzare la consegna dei tre italiani e che sia scappato non appena ha capito che si stava arrivando proprio a lui e ai suoi uomini. Attualmente è la procura di Jalisco a coordinare le operazioni della polizia.
SECONDO LE AUTORITA’ MESSICANE LE RICERCHE SAREBBERO STATE COMPLICATE DALLE BUGIE RACCONTATE DAI FAMILIARI DELLE PERSONE SCOMPARSE
Il procuratore regionale, Fausto Mancilia, ha affermato che le informazioni contraddittorie fornite dai familiari dei 3 italiani complicano ulteriormente le indagini: “Inizialmente ci hanno detto che erano qui come turisti, che erano da un giorno in un hotel. Poi” hanno detto “che erano qui da diversi giorni. Tutto questo ci rallenta”. Questo però non è quello che hanno raccontato i familiari delle tre persone scomparse. Il figlio di Raffaele, tornato a casa i primi di febbraio dopo la scomparsa di suo padre, ha spiegato nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, che subito l’ambasciata italiana in Messico era stata avvisata mentre le autorità messicane erano state contattate in un secondo momento, vale lo stesso per la Farnesina. La famiglia di Russo temeva che ci fosse un sequestro in corso e, temendo che i rapitori potessero non gradire l’intervento della polizia, aveva aspettato di avere notizie. Quando poi le richieste di riscatto non sono arrivate, le forze dell’ordine sono state allertate.