Guerrina Piscaglia ultime notizie: secondo la medium due sacerdoti sono coinvolti nella sua morte
Le ultime notizie sul caso Guerrina Piscaglia: la medium parla di due sacerdoti coinvolti in questa storia, è la stessa mamma di Cà Raffaello a raccontarle la verità
Il caso di Guerrina Piscaglia da qualche tempo non è più sotto i riflettori dei media ma le indagini vanno avanti anche perchè si dovrà arrivare a una conclusione per capire quello che è successo alla donna scomparsa da Cà Raffello il primo maggio del 2014. Negli ultimi giorni le novità arrivano dalle dichiarazioni di una medium che è tornata a parlare: la donna dice di esser stata contatta dall’entità di Guerrina Piscaglia e svela nuovi dettagli su quello che è stato il destino della donna. Ricordiamo che in carcere con l’accusa di omicidio c’è padre Graziano, colpevole per l’accusa di aver ucciso la donna.
Nei fogli presentati dalla medium, che secondo il suo racconto rappresenterebbero la volontà di Guerrina di far sapere quello che è successo, si parla di due sacerdoti e non solo. Secondo quello che c’è scritto negli appunti, Guerrina era arrivata a scoprire dei traffici illeciti, qualcosa che succedeva in canonica per cui è stato necessario farla tacere per sempre. Sarebbero colpevoli di questa sua scomparsa, e quindi anche del suo omicidio, due sacerdoti.
Che Padre Graziano abbia qualcosa a che fare con questa vicenda gli inquirenti lo sospettano sin dalle prime ore della scomparsa della donna e si era anche molto parlato del fatto che non avesse potuto fare tutto da solo. Ma chi sarebbe questo presunto complice, esiste davvero?
Come sempre le parole della medium restano tali anche perchè sono tutte cose di cui si è già parlato, non sembra che si tratti di novità rilevanti che possano aiutare le forze dell’ordine nella risoluzione di questo difficile e intricato mistero.
LE DATE PER LE TAPPE DI QUESTO CASO- è stata fissata l’udienza di appello per la richiesta di scarcerazione di padre Graziano, dopo il pesante no ricevuto dal gip di Arezzo, perché ritenuto pericoloso, a rischio di fuga e di inquinamento delle prove. Il 30 novembre a Firenze il nuovo tentativo per chiedere i domiciliari. Poi, il 4 dicembre via al processo in Corte d’Assise per omicidio aggravato da futili motivi, occultamento e distruzione di cadavere.
Queste le ultime notizie dalla provincia di Arezzo.