Ultime notizie scomparsa Mario Bozzoli: l’imprenditore non è mai uscito dalla sua fonderia
Le ultime notizie da Marcheno, in provincia di Brescia, sulla scomparsa di Mario Bozzoli e la morte di Giuseppe Ghirardini. Che cosa è successo davvero in quella fonderia?
Continuano le ricerche ma per le forze dell’ordine non ci sono dubbi: Mario Bozzoli non è mai uscito la sera della sua scomparsa dalla fonderia. Sarebbero queste le ultime notizie utili per chi indaga: dopo i rilevi del Ris e l’arrivo dei “cani cerca cadaveri” da Bologna, chi indaga non avrebbe dubbi. Mario va cercato nella sua azienda e a questo punto viene da pensare che ad essere cercato debba essere il suo corpo. Difficile immaginare che si possa avere un altro epilogo. Ma che cosa è successo davvero nella azienda della famiglia Bozzoli? A questo per ora sembrerebbe davvero difficile dare una risposta ma c’è il secondo mistero in questo giallo, quello legato alla morte di Giuseppe Ghirardini, l’operaio che lavorava nella fonderia di Marcheno trovato morto due giorni fa. Cosa è successo a Giuseppe? Dare una risposta anche a questo interrogativo è davvero importante perchè il Ghirardini è uno degli ultimi ad aver visto Bozzoli ancora vivo. Secondo le ultime notizie che arrivano da Brescia, non è ancora possibile dire quali siano le cause della morte ma pare che il telefonino dell’uomo al momento non si trovi.
E’ possibile che il Ghirardini la sera in cui Bozzoli è scomparso abbia visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere?
Chi avrebbe potuto avere un motivo per far “scomparire” Mario Bozzoli? L’indagine intende scandagliare ogni aspetto della vita di Bozzoli. Fra le famiglie dei due fratelli, Mario e Adelio, proprietari al 50 % della società, c’erano stati dei contrasti riguardanti la gestione futura dell’azienda. «Rapporti non idilliaci», li definisce Buonanno, «di forte dialettica». Pare che in particolare l’imprenditore avesse già avuto dei problemi con un suo nipote, ma queste per ora restano solamente possibili piste da seguire, nulla di più.
Tornando alla morte di Ghirardini: adesso si indaga per istigazione al suicidio, una scelta quasi obbligata che permetterà di fare un certo tipo di indagine diverso da quello se si fosse concluso che si è trattato di un incidente o di qualcosa di simile. Il procuratore di Brescia ricorda che il giorno della sua scomparsa il Ghirardini avrebbe dovuto trovarsi in procura proprio per essere riascoltato in merito a quello che aveva visto la sera della scomparsa di Bozzoli. Da segnalare come detto in precedenza, la scomparsa del cellulare: se fosse stato davvero solo un suicidio, perchè pensare anche di liberarsi del cellulare? E se fosse stato un incidente questo particolare sarebbe ancora più strano.
Ancora una volta la pressoché scarsa preparazione investigativa in generale dei pubblici ministeri italiani farà si che non ostante la certezza che Bozzoli e stato ucciso, non si arriverà a nulla.
Si può pensare tutto e il contrario di tutto e quindi nulla.
Andava seguito e intercettato Ghirardini , si e permesso a uno dei Bozxoli di andare in ufficio durante una perquisizione che tra l’altro era verso i familiari. Se anche si trovassero tracce tra le scorie di fusione a chi verrebbe addebitata la colpa ? Chi potrebbe escludere una caduta accidentale ?
Sono troppe le lacune e i vuoti investigativi . Tra l’altro ho letto di verbali pubblicati e come al solito chi li ha diffusi sarà cercato tra i giornalisti
Che vergogna