Thomas Ceccon ancora critico sul villaggio Olimpico: “Se avessimo dormito di più le gare sarebbero cambiate”
Il messaggio di Thomas Ceccon arriva forte e chiaro dalla sua intervista al Corriere della sera: per i nuotatori il sonno è fondamentale e il villaggio è stato un disastro
Il villaggio olimpico e la mancanza di sonno, il cibo non buono: quanto tutto questo ha condizionato le Olimpiadi di Parigi 2024 per alcuni protagonisti? Prova a spiegarlo Thomas Ceccon che ha portato a casa una medaglia d’oro per la nostra Italia ma anche amare delusioni. Il campione olimpico al Corriere della sera ha detto: “Non ha aiutato, se avessi dormito il giusto alcune gare sarebbero cambiate. Il cibo, ok, si sa che ci si deve adattare, ma il sonno è fondamentale“.
E ancora: ” Io a casa dormo sempre al pomeriggio, qui non ci sono mai riuscito per via del caldo e questo mi ha penalizzato molto. Anche i letti non erano comodissimi. Non tutti gli avversari erano nelle stesse condizioni perché moltissimi hanno scelto l’hotel: Popovici, i francesi, i coreani“. Ed è proprio significativo che gli stessi francesi abbiano scelto di lasciare il villaggio, cosa che ad esempio per l’Italia, ha fatto la nazionale di pallavolo, che ha preferito stare altrove.
>>>> Anche Greg Paltrinieri durissimo sul villaggio olimpico: “Il peggiore per me”
Le parole di Thomas Ceccon al Corriere
Il suo è stato davvero il pisolino più famoso del mondo? Ceccon non ha dubbi sul fatto che sia stato tutto molto amplificato: “Mi pare un filo esagerato, sembra che abbia fatto chissà cosa. Comunque è andata così: dopo la staffetta 4×100 misti avevo finito le gare, sono andato a farmi un giro. A me piace stare da solo, avevo bisogno di stare distante dai miei compagni, non per rabbia, ma desideravo isolarmi” ha detto il nostro campione olimpico.
E spiegando il suo stato d’animo aggiunge: “Ero incazzato, inutile nasconderlo. Infatti non l’ho nascosto e sono andato per i fatti miei. Ma siccome ero stanco perché non sono mai riuscito a dormire bene al Villaggio, a metà pomeriggio, mi sono steso lì“.
Thomas Ceccon ha anche spiegato che non c’era modo di cambiare una decisione che altri avevano preso, in merito alla scelta di restare nel villaggio olimpico: “Non l’ho chiesto, ma lo avrei fatto volentieri. Forse gli atleti delle altre nazioni sono molti meno di noi ed è difficile portarci tutti. Non funziona che io dico “vado” e me lo fanno fare. Vi immaginate? “Ceccon va in hotel”. Non è così semplice“. E su Phelps che ha detto che in camera si è sempre portato dei ventilatori e ha vissuto l’esperienza del villaggio, Thomas Ceccon ha commentato: “Può essere, anche se non penso che Phelps non avesse l’aria condizionata, non credo che una persona di quel calibro abbia mai avuto problemi“.