Addio Beatrice Alfinito: lutto nel mondo dell’atletica italiana
Mondo dell'atletica italiano in lutto: addio a Beatrice Alfinito, aveva solo 35 anni
La notizia della scomparsa di Beatrice Alfinito ha sconvolto il mondo dell’atletica italiana. La giovane velocista umbra, azzurra dello sprint a livello giovanile, è morta all’età di 35 anni dopo una lunga battaglia contro una terribile malattia. Il triste annuncio è stato dato dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale. “Con grande dolore comunichiamo la scomparsa della nostra Beatrice Alfinito, una delle più promettenti atlete dell’atletica italiana”, si legge nella nota.
Addio Beatrice Alfinito
Beatrice Alfinito era stata una delle stelle emergenti dell’atletica italiana. Nel 2006 aveva rappresentato l’Italia ai Mondiali juniores di Pechino, gareggiando nei 200 metri e nella staffetta 4×100, correndo in prima frazione. La sua prestazione le aveva permesso di farsi notare tra i migliori prospetti della categoria, con record personali di 12.01 nei 100 metri e 24.35 sui 200 metri.
Tuttavia, la sua carriera a livello assoluto era stata poi frenata da problemi fisici. Nonostante ciò, il suo talento era stato riconosciuto da tutti coloro che l’avevano vista correre. “Meraviglia” era il soprannome che le aveva affibbiato il suo ex preparatore e coach Gabriele Brachelente, che ha voluto ricordare Beatrice con affetto: “Scompare una velocista importante strozzata da questo cancro. Ho ricordi bellissimi anche molto duri, crudi a volte. Devo molto ai suoi risultati”. Tantissimi i messaggi sui social per Beatrice e per la sua famiglia. Arrivano testimonianze e ricordi di chi ha conosciuto la campionessa e la descrive appunto, come ricorda il suo ex preparatore, come una persona meravigliosa.
Il presidente della Fidal Stefano Mei e il Consiglio federale hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia di Beatrice Alfinito e a tutta l’atletica italiana. La scomparsa della giovane atleta lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sport italiano, che piange la perdita di una promessa troppo presto spezzata.