Sinisa Mihajlovic la malattia è tornata, inizia una nuova battaglia: “Seguirò la squadra dall’ospedale”
Sinisa Mihajlovic annuncia con una lettera che la sua malattia è tornata: inizia una nuova battaglia ma questa volta si gioca d'anticipo
Il mister è un combattente e purtroppo, la sua battaglia contro la malattia non è ancora finita. Lo abbiamo visto in panchina, vicino ai suoi giocatori; non succederà nelle prossime settimane. Oggi l’annuncio di Sinisa Mihajlovic che in una breve conferenza stampa ha spiegato quello che sta succedendo.
“La malattia è tornata“, l’ha annunciato l’ex calciatore in una breve conferenza stampa. Per il tecnico del Bologna inizia un nuovo percorso contro la leucemia dopo la prima diagnosi di due anni e mezzo fa. In questo anni, il mister ha dimostrato tutta la sua tenacia, ha sconfitto anche il covid che si è presentato sulla sua strada. Ma adesso si ricomincia.
Sinisa Mihajlovic la malattia è tornata
“Devo iniziare un percorso terapeutico per evitare complicanze. All’inizio della settimana prossima sarò ricoverato in ospedale e dovrò assentarmi: so di essere in ottime mani.” queste le parole di Sinisa che ha comunque rassicurato tutti e si è detto sicuro che andrà tutto nel migliore dei modi, potendosi appunto affidare a un team di esperti. E poi ha dichiarato: “Questa volta mi vedete più sereno perché so cosa devo fare e la situazione è molto diversa. Spero che i tempi saranno veloci, ma dovrò assentarmi alcune partite. Seguirò la squadra dalla mia camera d’ospedale”.
Questa volta non c’è spazio per le lacrime, si deve solo pensare a rimettersi in forma il prima possibile: “Non entrerò in scivolata come due anni fa, ma giocherò d’anticipo contro questo male. Questa malattia è molto coraggiosa per aver voglia di affrontare ancora uno con me. Se non gli è bastata una lezione, io sono qui pronto a dargliene una seconda. Si può cadere, ma bisogna trovare la forza per rialzarsi“. Il mister confida anche nei suoi calciatori, sicuro che, nonostante il 2022 non sia iniziato nel migliore dei modi, non lo deluderanno. E poi una richiesta: ” Voglio ringraziare il presidente e la città, vi chiedo di rispettare il mio diritto alla privacy durante la terapia. Parlate dell’allenatore, ma non dell’uomo. Sempre forza Bologna”.