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Zeman vs Conte: la parola a Ulivieri

Dopo le parole di Zeman è ancora polemica: Renzo Ulivieri chiamato a dire la sua sulle incresciosa situazione

L’estate del mondo dello sport si infiamma ma non con le trattative del calciomercato ma grazie alle dichiarazioni degli allenatori dopo le sentenze sul calcioscommesse. In principio fu Zeman, verrebbe da dire e in effetti così è stato. Il nuovo allenatore della Roma senza troppi peli sulla lingua aveva commentato in modo negativo la possibilità che Antonio Conte allenasse la Juventus durante la settimana. Secondo il suo parere infatti un mister sospeso non deve neppure guardare gli allenamenti della squadra. Queste parole non sono state prese molto bene dalla società juventina pronta a difendere il mister barese a ogni costo. Marotta inoltre, non solo invita Zeman in modo elegante a occuparsi di altro ma sprona Ulivieri e un suo intervento in questa querelle davvero molto singolare. Secondo il regolamento infatti un allenatore, anche se sospeso, può allenare in settimana la squadra, i tifosi e gli italiani lo devono sapere, e la società bianconera ci tiene a queste dettagli.

Così Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori, è chiamato a dire la sua sulla vicenda che vede protagonista Antonio Conte e Zeman. In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, Ulivieri ribadisce il concetto già espresso dalla società bianconera e cioè quello che un allenatore, seppur sospeso, in settimana può allenare i suoi ragazzi.

“Il regolamento dice che un allenatore squalificato durante la settimana può allenare. Le valutazioni dei singoli sono qualcosa di personale, ma ci sono le regole e vanno rispettate” queste le parole di Ulivieri. Sul fatto che questa regola sia giusta o meno risponde così: “La regola è questa, ma quando si ritiene a più livelli che non sia giusta, allora si interviene per modificarla. Noi allenatori siamo sia un sindacato che una componente del Consiglio federale. Insieme agli altri soggetti possiamo discuterla, ma cambiarla oggi sarebbe inopportuno. In questo Paese ho già visto troppe norme ad personam…”. Per finire il suo personale invito: quello di abbassare i toni, le polemiche infatti non fanno di certo bene al campionato, ai tifosi e ai giocatori.



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