Prima pagina Gazzetta dello sport, Del Piero e Balotelli: cos’hanno in comune?
La prima pagina de La Gazzetta dello sport di oggi, 5 settembre 2011, è dedicata a due grandi calciatori del nostro paese. Si tratta di Alessandro Del Piero e Mario Balotelli: cos’hanno in comune i due? Poco e niente per certi aspetti, molto per altri. Il primo finisce sulla prima pagina del quotidiano sportivo per […]
La prima pagina de La Gazzetta dello sport di oggi, 5 settembre 2011, è dedicata a due grandi calciatori del nostro paese. Si tratta di Alessandro Del Piero e Mario Balotelli: cos’hanno in comune i due? Poco e niente per certi aspetti, molto per altri. Il primo finisce sulla prima pagina del quotidiano sportivo per la sua voglia di continuare a fare bene con la squadra di cui è diventato la bandiera, ovviamente la Juventus. Passano gli anni ma lui è sempre il capitano e fa capire chiaramente che ha tutte le intenzioni di non mollare la presa. Il secondo invece finisce in prima pagina ancora per le sue bravate: fa arrabbiare ancora una volta Cesare Prandelli rischiando di non essere più convocato in nazionale. Cosa hanno in comune i due? Vediamo la prima pagina.
Prima pagina Gazzetta dello sport, 5 settembre 2011
Mario Balotelli e Alessandro Del Piero: tanto talento che li accomuna ma qualcosa li divide completamente. Quella classe che da sempre viene riconosciuta al capitano della Juve non ha neppure pensato di sfiorare in minima percentuale l’attaccante del Manchester City. In precedenza giustificato dalla giovane età adesso non ha alibi: deve crescere e diventare un uomo se vuole diventare un grande giocatore. Eppure anche Kakà o Pato avevano più o meno la sua stessa età quando sono stati chiamati a vestire la maglia del Milan ma non ci risulta si siano comportati come lui. E mentre Del piero giura amore eterno alla squadra per cui ha dato anima e corpo di Balotelli tutti si vogliono liberare. Resta al City si, ma quanti avrebbero voluto che andasse via? Ed ecco che si gioca anche la possibilità di riscatto dato da Cesare Prandelli. Questa volta il mister non perdona: un altro errore e si va fuori.
Ora è tutto nelle sue mani o meglio nella sua testa: cambiare o restare così? A lui la scelta.