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Euro 2012, Rossi e Cassano i punti fermi per la nazionale di Prandelli

Pochi giorni e la Nazionale azzurra di Cesare Prandelli affronterà le gare decisive per centrare la definitiva qualificazione agli Europei 2012, le Isole Far Oer e la Slovenia. Rossi e Cassano – Punti fermi degli azzurri sono Pepito Rossi e Antonio Cassano che in Nazionale sta trovando la definitiva consacrazione non ancora trovata nel Milan […]

Pochi giorni e la Nazionale azzurra di Cesare Prandelli affronterà le gare decisive per centrare la definitiva qualificazione agli Europei 2012, le Isole Far Oer e la Slovenia.

Rossi e Cassano – Punti fermi degli azzurri sono Pepito Rossi e Antonio Cassano che in Nazionale sta trovando la definitiva consacrazione non ancora trovata nel Milan dove si ritrova terza o quarta scelta nelle gerarchie del tecnico rossonero Massimiliano Allegri. I due attaccanti tascabili sono entrati definitivamente nelle grazie e nelle idee tecnico tattiche del ct e sono i punti fermi di una Nazionale che in virtù anche di un girone assai abbordabile ha trovato la giusta quadratura del cerchio.

Fantasia e bel gioco – Nelle ultime gare, in primis la gara amichevole con la Spagna, la Nazionale di Prandelli ha mostrato anche un ottimo gioco fatto di fraseggi e di un buon possesso palla, grazie anche ad un centrocampo ricco di qualità e fantasia messo in campo da Prandelli grazie agli inserimenti in pianta stabile nell’undici titolare di Motta, Aquilani e Montolivo.

Recuperare Balotelli – Al ct azzurro spetterà un altro non più facile compito, recuperare dal punto vista motivazionale Mario Balotelli che nel City di Roberto Mancini sta trovando spazio solo in panchina e che magari come il suo amico e compagno Cassano potrà trovare la giusta consacrazione in Nazionale.

Prandelli contro lo sciopero – Il tecnico della Nazionale si sofferma anche sullo sciopero dei calciatori che ha impedito il regolare inizio del campionato italiano di serie A. Prandelli  afferma di aver sperato fino all’ultimo che si giocasse ma così non è stato e che i calciatori per il bene di tutti e dei tifosi avrebbero dovuto fare dei passi indietro e raggiungere un accordo. Il ct ha aggiunto anche che spera che in questi giorni Abete, la Figc e l’Aic possano raggiungere un’intesa per dare così una fine a tutte le polemiche scaturite da questa vicenda che fanno solamente il male del nostro calcio.

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