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Italia del volley fuori dalla finalissima: 2-3 contro gli USA

Una bella Italia quella vista giocare stamattina contro gli Stati Uniti. In campo Lo Bianco, Gioli, Alzanello, Piccinini, Guiggi, Bosetti, Cardullo, e nei cambi si sono viste anche la Ferretti. Una partita che le azzurre dovevano vincere a tutti i costi per restare in scia e passare alle finalissime, ma che, nonostante la tenacia e […]

Una bella Italia quella vista giocare stamattina contro gli Stati Uniti. In campo Lo Bianco, Gioli, Alzanello, Piccinini, Guiggi, Bosetti, Cardullo, e nei cambi si sono viste anche la Ferretti. Una partita che le azzurre dovevano vincere a tutti i costi per restare in scia e passare alle finalissime, ma che, nonostante la tenacia e il bel gioco, forse la più bella partita del World Grand Prix, hanno perso al quinto set.

Sicuramente un merito grandioso va alla squadra americana che è affiatatissima e che riesce a giocare di tutto. Ottima difesa e un attacco strepitoso da parte delle ragazze a stelle e strisce. Ma anche le azzurre hanno saputo dimostrare carattere nel non farsi abbattere dopo la sonora sconfitta con le brasiliane e di poter giocare un volley all’altezza.

Il primo set vede le azzurre entrare in partita ma non benissimo. Giocano ma subiscono molto l’attacco delle americane e di un’incontenibile Hooker. Lo Bianco e compagne restano a guardare i bellissimi attacchi tecnici delle avversarie che portano la squadra statunitense a vincere 25-19. Beh, proprio a guardare no, perché comunque l’Italia del primo set non è poi così male. A dimostrazione della loro tecnica e del loro gioco, iniziano e conducono un secondo parziale benissimo, mentre le americane calano un po’ di attenzione e di gioco, ma sono sempre li a rincorrerci. Il punteggio è però dell’Italia 25-21, che si ripete nel terzo set, con il punteggio di 25-22 e a sorpresa la squadra si porta a condurre per 2 set a 1. Incredibile perché a questo punto si può sperare nella vittoria finale.

Ma le americane a perdere proprio non ci stanno e il terzo set lo conducono sempre loro, mentre le azzurre si ritrovano a calare di attenzione e a fare errori che potrebbero evitare. Il vantaggio diventa incolmabile, anche quando le atlete italiane cercano con ogni mezzo di non mollare e di portarsi sotto, recuperando palloni imprendibili.

Uno scambio di colpi da una parte e dall’altra che fa divertire davvero ma il set è per le americane 25-22 che si portano sul 2 pari e quindi si passa a giocare il definitivo quinto set.

Quest’ultimo, però, per le azzurre è bruttissimo. Gli Usa si portano immediatamente in vantaggio e nonostante gli sforzi delle ragazze e gli incitamenti del ct Barbolini, non c’è nulla da fare, finisce 15-10 per le nostre avversarie che giocano pulite e coordinate.

Un plauso sicuramente alla Cardullo che ha giocato una splendida partita, come sempre del resto, da vera atleta molto concentrata, ma anche la Lo Bianco che ha giocato un ottimo volley da straordinaria regista qual è.

Nei set che l’Italia a vinto si è vista una bella squadra, ma poi si è presentato sempre il calo di attenzione e qualche errore evitabile che ha visto perdere punti su punti.

Una cosa sarebbe da rimproverare al mister, il suo continuo cambio di giocatrici nelle varie fasi del torneo. Questa tecnica, se da una parte permette a lui di organizzare e presentare più squadre, dall’altra impedisce che si crei un forte feeling tra le atlete in campo e da qui scaturiscono gli errori e le incomprensioni che si sono viste nelle partite. Le altre squadre, soprattutto le più forti, hanno mostrato, a differenza dell’Italia, proprio questo affiatamento che permette di giocare partite con più ampi risultati.

Teresa Corrado

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