Champions, Bayern Monaco beffa l’ Inter al 90°
E sono tre su tre. L’Inter non inverte la tendenza delle compagini italiane in Champions e viene stesa dal Bayern Monaco, a pochi secondi dall’overtime. Due i protagonisti dell’azione decisiva: Julio Cesar che non ha trattenuto una conclusione di Robben, apparsa non irresistibile e Mario Gomez, che si è avventato sulla sfera depositando in rete. […]
E sono tre su tre. L’Inter non inverte la tendenza delle compagini italiane in Champions e viene stesa dal Bayern Monaco, a pochi secondi dall’overtime. Due i protagonisti dell’azione decisiva: Julio Cesar che non ha trattenuto una conclusione di Robben, apparsa non irresistibile e Mario Gomez, che si è avventato sulla sfera depositando in rete. Si è assistito ad un match davvero piacevole, con due squadre che fanno dell’intensità la loro peculiarità principale. Il Bayern, come nella finale del Bernabeu si è fatta preferire nella fase di possesso, scaricando sugli esterni la manovra offensiva.
L’Inter, per la prima volta schierata con una sola punta, si è affidata di più alle invenzioni dei singoli. Le occasioni non sono mancate da entrambe le parti, soprattutto nel momento in cui sono stati innescati Eto’o dal versante neroazzurro e Robben da quello bavarese. In quest’equilibrio, soltanto un episodio poteva modificare l’inerzia di una partita decisa in zona recupero. Sarà molto dura per i neroazzurri trovare la qualificazione nel ritorno degli ottavi della coppa dalle grandi orecchie. Di sicuro sono mancati i giocatori più importanti, in termini di peso specifico in mezzo al campo: Stankovic e Cambiasso. Il primo reduce da uno stiramento non è apparso lucido nelle trasmissioni di gioco, il secondo ha reso sotto i suoi standard, mancando poi clamorosamente il tap in a porta vuota. Inoltre l’errore di Julio Cesar peserà come un macigno ai fini della qualificazione, se a Monaco l’Inter non riuscirà a fare risultato pieno. L’augurio è che il Principe di Bernal possa tornare utile proprio in quella occasione, tra tre settimane, quando le due contendenti della finale di Madrid, si ritroveranno a giocarsi un posto le otto reginette d’Europa.
Tommaso Maria Ferrante