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Serie A, 26esima giornata di campionato

SERIE A- Scaglionate in orari differenti, le tre compagini di testa mantengono le posizioni di vertice, saltando non senza difficoltà, gli ostacoli posti sul loro cammino. Nell’anticipo di sabato sera l’Inter si impone di misura sul Cagliari, con una deviazione di Ranocchia, peraltro in posizione di off side, su tracciante di Kharja. Nel pomeriggio di […]

SERIE A- Scaglionate in orari differenti, le tre compagini di testa mantengono le posizioni di vertice, saltando non senza difficoltà, gli ostacoli posti sul loro cammino. Nell’anticipo di sabato sera l’Inter si impone di misura sul Cagliari, con una deviazione di Ranocchia, peraltro in posizione di off side, su tracciante di Kharja.

Nel pomeriggio di domenica la capolista Milan, che si presenta al Bentegodi con la maglietta celebrativa per il venticinquesimo anno di proprietà targata Berlusconi, supera il Chievo anche in questo caso, non senza polemiche. Infine il Napoli, spinta da oltre 55mila tifosi, batte il Catania con una rete di Zuniga, dopo che il matador Cavani aveva calciato sul montante il penalty concesso da Gava al 10’. Con questo successo i partenopei allungano a 650’ l’imbattibilità interna tra le mura amiche. Al quarto posto si conferma la Lazio (1-0 al Bari con una rete in apertura di Hernanes) mentre la Juve crolla nell’anticipo di pranzo a scapito di un Lecce, privo di quattro giocatori squalificati. Ma il match più emozionante si disputa al Marassi di Genoa, tra i rossoblu e la Roma, con quest’ultimi avanti 3-0 fino al 6’ del secondo tempo. La reazione veemente dei grifoni griffata da Palacio e Paloschi concretizza una “remountada” che ha portato Ranieri a rassegnare le dimissioni da tecnico dei giallorossi. L’Udinese priva di Sanchez non va oltre 0-0 casalingo, ottenendo comunque il nono risultato utile consecutivo, il Brescia ringrazia e conquista un punto d’oro. Pareggi anche tra Fiorentina e Sampdoria, le due deluse del campionato, e nel derby tra Parma e Cesena con Palladino che salva la panchina di Marino, con un guizzo a un giro d’orologio dall’overtime. Infine, vince al 90’ e continua a stupire il Bologna guidato da Malesani, nonostante le vicissitudini societarie ancora non del tutto alle spalle.

Tommaso Maria Ferrante

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