Economia

Pensioni anticipate 2022, si allarga la platea dei lavori usuranti?

La proposta dei Sindacati: allargare la platea dei lavori usuranti per consentire ai lavoratori di andare in pensione anticipata nel 2022

Pensioni anticipate 2022, si allarga la platea dei lavori usuranti?

Sono giorni particolarmente intensi con Sindacati e Governo a lavoro per trovare nuove alternative a Quota 100 che sarà definitivamente cancellata al 31 dicembre 2021. Al centro della questione c’è il tema delle pensioni anticipate 2022 che sta a cuore a tantissimi italiani che, in assenza di nuove possibili opzioni, dovrebbero “accontentarsi” della Legge Fornero, al momento l’unica che potrebbe definire la loro situazione.

La fregatura sarebbe insomma dietro l’angolo, visto lo scalone di cinque anni che la Legge prevede e che obbligherebbe moltissimi italiani prossimi alla pensione a smettere di lavorare molto più in là nel tempo. Per questo motivo i Sindacati stanno intanto premendo per un allargamento della platea dei lavori usuranti, quelli che consentirebbero di andare in pensione un po’ prima del previsto.

Pensioni anticipate 2022, si allarga la platea dei lavori usuranti?

Lo chiedono a gran voce i Sindacati, perché questo è un tema importante che va assolutamente definito nei dettagli. L’aggiornamento della platea dei lavori gravosi riguarderebbe coloro che andrebbero in pensione con l’APE Sociale ma anche i precoci (Quota 41). I Sindacati insomma stanno facendo presente che in Italia sono moltissimi lavori che, per le loro caratteristiche, non possono essere svolti per quarant’anni. Meriterebbero insomma un trattamento diverso tutti coloro che hanno professioni impegnative dal punto di vista fisico. 

La Commissione sui lavori gravosi ha elaborato i dati INPS e INAIL sulla rischiosità delle professioni. Basandosi su alcuni parametri specifici ha individuato 203 mansioni gravose (oggi sono 65), riconducibili a 42 tipologie lavorative (oggi sono 15).  Sarebbero considerati gravosi anche lavori come colf e badanti, saldatori, tassisti. E ancora  falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, benzinai, macellai, panettieri, insegnanti delle scuole elementari. La lista prosegue includendo anche commessi, cassieri, operatori sanitari qualificati, magazzinieri, portantini, forestali, verniciatori industriali. Insomma un elenco piuttosto nutrito di nuovi lavori che meriterebbero, stando ai Sindacati, un trattamento differente rispetto a quello attuale. 

Pensioni anticipate 2022: le dichiarazioni del segretario Filt-Cgil Trentino

Stefano Montani, segretario Filt-Cgil regionale del Trentino, ha sottolineato questo aspetto: “E’ difficile pensare che attività come quelle che svolgono per esempio i lavoratori degli impianti a fune si possano svolgere tranquillamente per oltre quarant’anni, come per tanti altri lavori. C’è poi il rischio elevato di infortuni, come purtroppo ci ricorda anche l’ultima tragedia alle funivie Tonale“. Insomma è un momento cruciale in tema di Riforma Pensioni: i lavoratori stanno a guardare, in attesa di capire cosa succederà nel loro futuro. Nelle prossime settimane la Riforma Pensioni dovrebbe essere messa a punto.

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