Pensione anticipata 2022, news: Mantovani propone uscita a 64 anni
Ecco l'ultima proposta di Mantovani in tema di pensione anticipata per il 2022. Si potrebbe uscire dal mondo del lavoro a 64 anni
Mario Mantovani, presidente di Manageritalia, interviene sul delicato tema della pensione anticipata 2022 e lancia la sua proposta: uscita dal mondo del lavoro con 64 anni e 30 anni di contribuiti versati. Una soluzione applicabile nel post Quota 100 che, come molti sapranno, sarà cancellata con il finire dell’anno in corso.
A partire dal primo gennaio 2022, dunque, serviranno nuove alternative per mandare i lavoratori in pensione precoce. Attualmente, l’unica strada percorribile, considerando l’imminente cancellazione di Quota 100, è rappresentata dalla ex pensione di vecchiaia che consente di smettere di lavorare con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Ma cerchiamo di capire meglio l’ultima proposta di Mantovani per verificare quanto sia realmente applicabile a un futuro nemmeno troppo lontano.
Pensione anticipata 2022, news: la proposta di Mantovani
Nel corso dell’assemblea nazionale della Federazione dei dirigenti che si è tenuta nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato, Mario Mantovani ha parlato di soluzione all’insegna della sostenibilità. Tradotto, un’alternativa non troppo onerosa per le casse dello Stato che non vorrebbero investire troppi soldi n materia di Riforma Pensioni. Il presidente di Manageritalia ha detto di voler sostenere un provvedimento che preveda il pensionamento anticipato con almeno 64 anni di età e 30 anni di anzianità contributiva. In questo modo sarebbe più facile un sistema sostenibile che “vada gradualmente a convergere verso un sistema puramente contributivo che tra qualche anno sarà il sistema di tutti“.
Pensione anticipata 2022: tutte le ipotesi per andare prima in pensione
Una proposta, quella presentata da Mantovani, che per il momento resta nel calderone delle ipotesi finora avanzate da vari esponenti politici e dai sindacati che invece continuano a spingere per Quota 41, opzione nettamente più “giusta” nei confronti dei lavoratori. Quota 41 manderebbe infatti in pensione anticipata uomini e donne a prescindere dall’età anagrafica, al raggiungimento della soglia dei 41 anni di contributi versati. C’è poi la doppia quota proposta dal presidente Inps, Pasquale Tridico, che resta valida come alternativa a Quota 100: si andrebbe in pensione a 62-63 anni con la quota contribuitiva, poi a partire dai 67 anni l’assegno sarebbe calcolato tenendo presente anche la quota retributiva.
E’ un momento di grande incertezza insomma, e l’unica cosa che sembra palese è la necessità di trovare una soluzione valida per il dopo Quota 100. Visto l’imminente arrivo dell’estate è probabile che la questione legata alla pensione anticipata 2022 sarà ripresa a settembre. I Sindacati pressano, una soluzione andrà trovata il prima possibile.