Bonus Inps per le famiglie 2021 senza Isee: quali sono, tutto quello che c’è da sapere
Alcuni Bonus confermati dalla Legge di Bilancio 2021, dedicati alle famiglie, possono essere richiesti senza presentare la dichiarazione ISEE
Le famiglie che hanno bisogno potranno, nell’anno 2021, sfruttare i Bonus Inps anche senza la presentazione della dichiarazione Isee. Stiamo parlando dei Bonus asilo nido, Bonus mamma domani, Bonus bebè e dell’Assegno per il Nucleo Familiare. Per ognuno di essi ci sono dei requisiti da rispettare, delle modalità per ottenerli e degli importi minimi ottenibili.
Vediamo maggiori informazioni sui Bonus che si possono richiedere senza la presentazione del modello Isee.
COME RICHIEDERE I BONUS INPS PER LE FAMIGLIE NEL 2021 SENZA ISEE
Sono diversi i Bonus che la Legge di Bilancio 2021 ha confermato per le famiglie che hanno bisogno. Per ottenere alcune di queste agevolazioni non è necessario presentare la propria situazione economica, attraverso la dichiarazione ISEE. Come già vi abbiamo anticipato stiamo parlando: Bonus asilo nido con importo minimo di 1500 euro all’anno, del Bonus mamma domani con 800 euro, del Bonus bebè con 80 euro mensili per ogni figlio nato e dell’Assegno per il Nucleo Familiare. Scendiamo ora nel dettaglio, per avere le idee chiare su tutte e quattro le agevolazioni.
Bonus asilo nido senza ISEE: come funziona come richiederlo
E’ erogato dall’INPS per pagare le rette degli asili nido, come già vi abbiamo indicato. Presentando una dichiarazione dei redditi è possibile ottenere cifre maggiori ai 1500 euro, arrivando a 3mila per le famiglie con un ISEE inferiore ai 25mila euro e a 2500 euro con ISEE tra i 25mila e i 40mila euro. Resta l’importo di 1500 euro quando i nuclei familiari fanno un reddito superiore ai 40mila o non presentano, appunto, il modello ISEE. Per presentare la domanda è necessario recarsi sul portale online dell’INPS, attraverso gli enti di patronato oppure chiamato il centro contatti Contact Center.
Bonus mamma domani senza ISEE: come funziona, come richiederlo
Questo bonus è destinato a chi diventerà genitore nel 2021. Tra i requisiti non c’è, dunque, la presentazione della dichiarazione dei redditi. L’importo sarà di 800 euro. La domanda può essere presentata dall’inizio dell’ottavo mese di gravidanza. Nel caso di adozione o affidamento preadottivo, la richiesta deve essere fatta dal momento in cui il minore inizia a far parte del nucleo familiare. La scadenza corrisponde alla fine dell’anno, dalla nascita o dall’adozione. La domanda può essere presentata sul sito INPS, chiamando il Contact Center o rivolgendosi agli enti di patronato.
Bonus Bebè senza ISEE : come funziona, come richiederlo
Il bonus bebè viene erogato per ogni figlio nato, adottato o preso in affidamento nel 2021. L’importo minimo è di 80 euro mensili, ovvero 960 euro annuali. Presentando il modello ISEE è possibile ricevere una somma più importante: con reddito pari o inferiore ai 7mila euro sono previsti 160 euro al mese, con reddito tra i 7mila e i 40mila euro si parla di 120 euro. La domanda va presentata all’INPS entro 90 giorni dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento preadottivo. È possibile ottenere l’agevolazione in un’unica soluzione se la domanda viene inoltrata all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza o nascita già avvenuta. Le modalità della richiesta corrispondono a quelle degli altri Bonus.
Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) senza ISEE: come funziona
L’assegno viene erogato alle famiglie di alcune categorie di lavoratori e di titolari di pensioni o prestazioni previdenziali da lavoro dipendente. Il requisito principale è la presenza, in famiglia, di figli minorenni a carico o maggiorenni disabili. In particolare, tale agevolazione è disponibile per lavoratori dipendenti del settore privato, agricolo o di ditte fallite; lavoratori iscritti alla Gestione Separata; titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS; lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto. La variazione degli importi viene pubblicata ogni anno dall’INPS, nelle tabelle valide dall’1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo.