Pensioni 2020, arrivano gli aumenti da gennaio: a quanto arriva l’assegno?
Da gennaio le pensioni subiscono aumenti di pochi euro per l'adeguamento al costo della vita
Pensioni 2020, arrivano aumenti da gennaio ma a quanto arriva l’assegno? A partire dal primo giorno del prossimo anno, gli importi degli assegni pensionistici verranno adeguati dall’Inps tenendo in considerazione l’aumento del costo della vita. Dunque gli aumenti dipendono dai dati Istati inerente il cambiamento dei prezzi al consumo previsto per il 2020. Bisogna festeggiare? In realtà per le pensioni gli aumenti corrispondono a pochi euro, che di certo non fanno la differenza. Per fortuna i pensionati vengono da un periodo un po’ migliore, con la tredicesima erogata insieme alla pensione erogata il 2 dicembre. Ma non finisce qui, perché coloro che hanno un importo inferiore a 6.596 euro l’anno, hanno potuto ottenere anche un bonus pari a 155 euro. Ma in cosa consistono gli aumenti previsti per le pensioni da gennaio 2020? Facciamo il punto della situazione e capiamo quanto aumenteranno gli assegni.
Pensioni ultime notizie, da gennaio 2020 arrivano gli aumenti
Come vi abbiamo detto, da gennaio del prossimo anno ci saranno degli aumenti sul fronte degli assegni per l’adeguamento al costo della vita. L’aumento mensile medio non sarà però molto alto, ma pari a 4-5 euro lordi. L’aumento è dello 0,40% rispetto all’importo mensile percepito. Ma perché si parla solo di pochi euro? Essendo tali somme calcolate sul costo della vita, pare che quest’ultimo sia destinato ad aumentare di poco.
La rivalutazione però non riguarda tutti. Coloro che percepiscono la pensione minima pari a 513,01 euro, arriveranno a 517,07. I pensionati con un assegno mensile di 1.200 euro, invece, avranno in busta paga 4 euro in più. A partire dal prossimo anno l’adeguamento delle pensioni sale dal 97% al 100% per gli assegni dai 1.522 ai 2.029 euro, cosa che riguarderà circa 2,8 milioni di persone. Si tratta comunque di pochi centesimi di euro, che di certo non fanno la differenza. La rivalutazione non è prevista per gli assegni che superano i 2.029 euro.
Non mancano, da parte dei sindacati, le richieste relative alla rivalutazione delle pensioni. Questi hanno infatti chiesto l’innalzamento dell’assegno al fine di tutelare le fasce di pensioni più basse. Dunque sono in fase di discussione alla Camera due emendamenti che puntano in questa direzione. Si punta ad alzare il livello della rivalutazione degli assegni allargando anche la platea dei destinatari. Si vogliono coinvolgere anche coloro che attualmente percepiscono importi pari a cinque volte il minimo. Ovviamente la decisione dipenderà non solo dalle volontà di Governo e sindacati ma anche dalle coperture economiche a disposizione. L’obiettivo è attualmente quello di avvalersi dei soldi risparmiati con le pensioni quota 100.