Tasse, se non vengono abbassate crolla il Governo: l’ultimatum di Salvini
Salvini vuole abbassare le tasse e se non gli viene concesso, minaccia di lasciare il Governo
Se le tasse non vengono abbassate crolla il Governo. Questo è l’ultimatum di Salvini, vicepremier del Governo Conte, che ha parlato di questo argomento con il Corriere della Sera. Il leader della Lega torna ancora una volta a lanciare ultimatum per far sì che le cose vadano esattamente come il suo partito ha sempre voluto. A seguito di una sua trasferta negli Stati Uniti, Matteo Salvini ha avuto modo di maturare una fortissima convinzione al riguardo, ovvero che all’Italia serve proprio una riforma fiscale fatta con coraggio. Dunque il leader della Lega non ha alcuna intenzione di rinunciare a questo passo e avverte a chiare lettere: “Se non me la dovessero far fare, io saluto e me ne vado“.
TASSE PIÙ BASSE, L’OBIETTIVO DI SALVINI DI RIDURRE LA PRESSIONE FISCALE SUGLI ITALIANI: SE NON SI REALIZZA, IL GOVERNO CROLLA
Ancora una volta il Governo M5S-Lega sembra essere tutt’altro che solido, basato sì su un contratto, ma in procinto di esplodere da un momento all’altro. Secondo il vicepremier Matteo Salvini, il problema italiano è il fatto che non esista un taglio serio delle tasse che possa costare meno di dieci miliardi di euro. Cosa fare quindi? Entro il 2019 Salvini pretende che tale riduzione fiscale sia attiva. Ma questi tagli non vengono ben visti né a Bruxelles, né in parlamento.
Matteo Salvini, nel suo colloquio con il Corriere della Sera, ricorda che un taglio delle tasse non può che essere utile a rianimare l’economia e a rimettere in circolo dei soldi. Lo dimostra citando dei dati dell’Istat, pubblicati proprio in questi giorni. E’ infatti emerso che in Italia c’è un’evidente recessione demografica, con il blocco delle nascite che viene definito da Salvini come un “dramma“. Dunque il leader della Lega promette di tagliare le tasse per le famiglie e i lavoratori. Dice quindi che “il futuro, dei nostri figli e dell’Italia viene prima dei vincoli decisi chissà dove“.
Per quanto riguarda i conti pubblici, il vicepremier parla anche dei problemi con Bruxelles. “Per il 2019, se è vero come è vero che lo Stato spende di meno ed incassa di più, possiamo utilizzare quella cifra per abbattere il debito“, dice Salvini. Però non vuole più sentire parlare di gabbie che bloccano la crescita. Non la manda a dire nemmeno ad Alessandro Di Battista, che non vuole al Governo in quanto non ha mai sostenuto questo esecutivo. Lo definisce dunque un “chiacchierone” che vuole far cadere questo Governo.