Reddito di cittadinanza ultime notizie, l’importo è più basso per famiglie con figli minori: ecco perché
Il reddito di cittadinanza prevede un importo inferiore per le famiglie con figli minori. Ecco come funziona la scala di equivalenza
Reddito di cittadinanza ultime notizie, l’importo è più basso per le famiglie con figli minori: perché? Con il Decreto Legge n. 4 del 2019, è stato introdotto il reddito di cittadinanza come strumento di contrasto alla povertà. Nell’ultimo periodo è stato oggetto di approfondimento, e i risultati sono contenuti nel Rapporto annuale della Banca d’Italia. Questo sussidio introdotto quest’anno, è stato paragonato con il Reddito di inclusione (Rei), del quale ha preso il posto dal mese di aprile 2019, così come promesso dal Governo. Da questo confronto emerge che il Reddito di cittadinanza va in qualche modo a penalizzare i nuclei familiari in cui sono presenti figli minori rispetto alle famiglie composte da soli adulti. Scopriamo a cosa è dovuto tutto questo.
REDDITO DI CITTADINANZA ULTIME NOTIZIE, PENALIZZA I NUCLEI FAMILIARI CON FIGLI MINORI: ECCO PERCHE’
Dall’analisi di Bankitalia emerge questa “criticità” relativa al reddito di cittadinanza rispetto al reddito di inclusione. Ciò dipende dalla scala di equivalenza che viene utilizzata per il novo sussidio, che calcola il beneficio sulla base del numero di componenti del nucleo familiare. Sono previste delle maggiorazioni inferiori per gli ulteriori componenti, soprattutto per quelli al di sotto dei 18 anni di età.
Per comprendere cosa accade con il reddito di cittadinanza, e perché le famiglie con minori sono penalizzate, bisogna chiarire nel dettaglio il metodo di calcolo in base alla scala di equivalenza. Questa assegna un coefficiente pari a 1,00 per il primo componente del nucleo familiare. Ogni altro componente maggiorenne ottiene un punteggio di 0,4 mentre i minori vengono considerati con una maggiorazione dello 0,2, fino a 2,1 che diventa 2,2 se è presente una persona disabile. Nella scala del reddito di inclusione, invece, per un componente prevedeva un coefficiente pari a 1,00, mentre per due componenti il coefficiente era di 1,57, arrivando a 2,04 per tre, a 2,46 per quattro, 2,85 per cinque, 3,20 da sei componenti in su. Sta di fatto però che, utilizzando questa scala di equivalenza anche per il reddito di cittadinanza, la spesa sarebbe stata superiore del 43%.
IL PRESIDENTE DELL’INPS PASQUALE TRIDICO PARLA DEL REDDITO DI CITTADINANZA: ECCO QUANTE SONO STATE LE REALI RINUNCE
E se in questi giorni si era parlato di un insuccesso del reddito di cittadinanza, il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha spiegato che le rinunce sono state solo 12. Le domande pervenute fino al giorno 31 maggio 2019 sono state un milione e 270 mila. Quelle respinte sono il 25%. Ha poi spiegato perché al Sud Italia l’importo relativo al reddito di cittadinanza è in media di 531 euro. A quanto pare nelle regioni al Sud è stato meno richiesto il sostegno per affitto o mutuo, che è pari a 280 euro, in quanto in molti hanno la casa di proprietà.