Pensioni quota 100 ultime notizie, arrivano delle misure correttive?
Nel 2020 potrebbero esserci delle misure correttive per le pensioni quota 100 e non solo
Pensioni quota 100 ultime notizie, arrivano delle misure correttive? Nel 2020 è possibile che ci siano, a seguito del tesoretto che deriva da un numero di istanze inferiore per reddito di cittadinanza e quota 100. Quest’ultima potrebbe dunque essere estesa alle donne con figli. Inoltre l’opzione donna potrebbe essere ulteriormente prorogata per le donne nate nel ’61, se dipendenti, e nel ’60, se autonome. E’ possibile che tra le misure correttive, nel 2020, ci sia anche la sospensione della finestra trimestrale che darebbe un vantaggio ai lavoratori precoci. E la quota 41? Di questa misura ancora non si hanno notizie certe ed è possibile che slitti ancora in attesa del termine del triennio di sperimentazione della quota 100. Facciamo il punto della situazione sulla riforma del sistema pensionistico e sulle pensioni quota 100.
RIFORMA PENSIONI E PENSIONI QUOTA 100, ECCO A CHI E’ DIRETTA
Le pensioni quota 100 sono una misura fortemente voluta dalla Lega e introdotta dal Governo per consentire ai lavoratori di lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile. Dunque, chi ha i requisiti richiesti, può scegliere se andare o meno in pensione prima. Questo comporta una riduzione dell’assegno, dato il minore numero di anni di contributi versati. In compenso però l’assegno si percepisce per più tempo.
Ma quali sono i requisiti per accedere alle pensioni quota 100? Bisogna aver compiuto 62 anni di età e aver maturato 38 anni di contributi. Chi sceglie questa formula per l’uscita anticipata, non può cumulare il reddito pensionistico con altri redditi da lavoro che superino i 5mila euro lordi l’anno ottenuti con lavoro occasionale. Tale divieto è valido fino al raggiungimento dell’età pensionabile previsto dalla legge Fornero.
L’obiettivo delle pensioni quota 100 è quello di favorire l’uscita dal mondo del lavoro per favorire il turnover delle forze lavoro all’interno degli uffici sia privati che pubblici. Sono previste delle finestre trimestrali per il settore privato e semestrali per quello pubblico. In quest’ultimo caso ciò serve ad evitare che gli uffici si svuotino in modo repentino non garantendo i servizi ai cittadini.
LE ALTRE MISURE PER LASCIARE IL LAVORO IN ANTICIPO RISPETTO ALLA LEGGE FORNERO
Oltre alla quota 100, c’è anche l’opzione donna, rivolto alle lavoratrici che hanno compiuto 58 anni di età, se dipendenti, e 59 se autonome. Queste possono lasciare il lavoro al raggiungimento dei 35 anni di contributi versati. E’ però prevista una penalizzazione sull’assegno. Possono lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile con la pensione anticipata, gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne con 41 anni e 10 mesi di contribuzione.