Riforma pensioni 2019 ultime notizie, come funzionano le finestre per l’uscita dal lavoro
Con la riforma pensioni 2019 ci sono delle finestre temporali di uscita dal lavoro per alcune misure come la quota 100. Ecco tutte le novità
Riforma pensioni 2019 ultime notizie, come funzionano le finestre di uscita dal mondo del lavoro? Il nuovo sistema pensionistico introdotto dal Governo M5S-Lega con un Decreto, apporta alcune modifiche all’attuale situazione. Ci sono delle finestre temporali per la decorrenza della pensione, una volta maturati i requisiti ed effettuata la domanda. Questo riguarda non solo le pensioni quota 100, ma anche le altre misure per lasciare il lavoro. Ci sono infatti varie formule per l’uscita dal lavoro anticipata e non ed ognuna segue determinate regole. Cerchiamo quindi di delineare un quadro chiaro riguardo questa nuova situazione valida già a partire dal 2019.
RIFORMA PENSIONI 2019 ULTIME NOTIZIE, QUAL E’ LA DECORRENZA DELLA PENSIONE IN BASE ALLA FORMULA DI USCITA DAL LAVORO
Iniziamo parlando della misura principale introdotta dal Governo, le pensioni quota 100. Con questa formula si può andare in pensione a 62 anni di età con 38 anni di contributi versati. Ci sono delle finestre trimestrali per i dipendenti del settore privato, e dunque la pensione scatta effettivamente dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Chi li ha maturati entro il 31 dicembre 2018, ha diritto alla pensione già a partire dal giorno 1 aprile 2019. I dipendenti pubblici, invece, hanno delle finestre di sei mesi. Dunque la prima decorrenza per le pensioni parte dal giorno 1 agosto 2019. Per i lavoratori della Scuola la decorrenza della pensione è dal giorno 1 settembre dell’anno in cui maturano i requisiti.
Nella riforma pensioni 2019 è stata prorogata anche l’opzione donna. E’ destinata alle lavoratrici che hanno maturato 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 per le autonome) entro il 31 dicembre 2018. La finestra temporale per la decorrenza della pensione è di 12 mesi per le dipendenti e 18 per le autonome.
Con la formula della pensione anticipata, nella riforma delle pensioni 2019 si introducono delle finestre trimestrali tra maturazione del diritto e decorrenza della pensione stessa. La finestra trimestrale si applica a chi matura il requisito dopo l’1 gennaio 2019. Si può andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Con la pensione di vecchiaia non sono previste invece delle finestre. Si può andare in pensione a 67 anni di età e la pensione decorre dal primo mese seguente la maturazione di questo requisito.
Per i lavoratori precoci, che vanno in pensione con 41 anni di contributi, sono previste finestre trimestrali tra la maturazione dei requisiti e la decorrenza effettiva della pensione. Non sono previste finestre di uscita per i pensionati per lavori usuranti e gravosi e nel caso di Ape Social.