Reddito di cittadinanza, quali sono le sanzioni per chi dichiara il falso
Ci sono delle sanzioni penali per chi dichiara il falso o omette informazioni importanti al fine di ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza
Sono previste delle sanzioni per chi dichiara il falso per percepire il reddito di cittadinanza pur non avendone i requisiti effettivi. Questa misura è stata inserita dal nuovo Governo per far fronte alla povertà e incentivare il ricollocamento nel mondo del lavoro. Spetta ai nuclei familiari al di sotto di una certa soglia di reddito, i quali devono presentare il modello Isee al fine di accertare di rientrare nei requisiti richiesti. C’è però chi già pensa a come aggirare il sistema per portarsi a casa questi soldi pur non avendone diritto. Bisogna sapere che i furbetti non la passeranno liscia, perché insieme alla messa a punto del reddito di cittadinanza, viene inserito un sistema di regole e sanzioni, ed è molto più semplice di quanto si possa pensare essere esclusi dal beneficio.
REDDITO DI CITTADINANZA, SONO PREVISTE DELLE SANZIONI PENALI PER CHI CERCA DI TRUFFARE IL SISTEMA
Una delle problematiche discusse riguardo il reddito di cittadinanza è quella delle truffe a questo sistema pur di percepire la somma promessa dal Governo M5S-Lega. A Napoli sarebbero aumentate le richieste di cambio di residenza, forse per sfoltire i nuclei familiari così da ottenere il reddito. Ma conviene mettere in atto comportamenti fraudolenti? A quanto pare no, perché esistono delle sanzioni.
Per quanto riguarda il sistema sanzionatorio legato al reddito di cittadinanza, esistono delle norme repressive di natura penale. Questo sistema di sanzioni nasce per contrastare ogni comportamento fraudolento finalizzato all’indebita percezione del beneficio da parte dei cittadini.
Per quanto riguarda le sanzioni di tipo penale, sono due le condotte perseguibili. La prima è quella di presentare documenti o dichiarazioni falsi, omettendo delle informazioni così da ottenere il beneficio economico in maniera indebita. In questo caso è prevista la reclusione da due a sei anni. Altra situazione perseguibile penalmente è l’omissione della dichiarazione di variazioni di reddito entro i 30 giorni dall’avvio dell’attività, ma anche variazioni di tipo patrimoniale entro 15 giorni dalla modifica. Questo vale per l’omissione di qualsiasi informazione che sia rilevante ai fini della riduzione/revoca del reddito di cittadinanza. Anche in questo caso è prevista la reclusione da uno a tre anni.
Nel caso in cui ci fosse una condanna definitiva o una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, è prevista “l’immediata revoca del beneficio con efficacia retroattiva e il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito”. Inoltre non si potrà presentare domanda prima di 10 anni dalla condanna. Si tratta di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.