Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, sarà rivolta a meno persone?

La riduzione delle risorse a disposizione per le pensioni quota 100 può portare a dei tagli. Questa misura potrebbe essere rivolta a meno persone?

pensioni quota 100

Come cambiano le pensioni quota 100 con la riduzione delle risorse a disposizione? Sarà rivolta a meno persone? In queste ore circolano diverse ipotesi e indiscrezioni ma non c’è nulla di ufficiale. A quanto pare questa misura potrebbe essere destinata a meno persone del previsto, costituendo comunque una novità assoluta per quel che riguarda la riforma delle pensioni 2019. La platea potenziale potrebbe essere di 350mila persone. Tra queste ci sarebbero circa 160mila dipendenti del settore pubblico. Scopriamo cosa potrebbe cambiare e chi potrebbe rimanere escluso da questa misura del Governo M5S-Lega, fondamentale per il superamento della tanto criticata Legge Fornero.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, POTRANNO ACCEDERE MENO PERSONE? ECCO LE ULTIME NOVITA’

Secondo alcune indiscrezioni, la platea di coloro che potrebbero accedere nel 2019 alla misura delle pensioni quota 100 potrebbe ridursi rispetto alle stime iniziali. Già nei giorni scorsi era emerso che i lavoratori della scuola molto probabilmente rimarranno esclusi dalla quota 100. Per quale motivo? Per loro c’è una sola finestra annuale per uscire dal lavoro per garantire la continuità didattica. Le domande sono scadute qualche giorno fa, e in questo momento le pensioni quota 100 non figurano ancora, ufficialmente, tra le opzioni da poter scegliere. La domanda per andare in pensione con la quota 100 dunque, pur avendo maturato i requisiti, non potrebbe scattare prima della fine del prossimo anno con l’uscita dal lavoro nel 2020. La situazione potrebbe rimanere tale se non verrà resa retroattiva la misura delle pensioni quota 100 una volta diventata legge.

Intanto si parla ormai da diverse settimane di finestre differenziate per l’uscita dal lavoro con questa formula. I dipendenti privati potrebbero uscire dal lavoro già ad aprile, avendo a disposizione finestre trimestrali. I dipendenti pubblici, invece, potrebbero avere delle finestre di almeno sei mesi così da garantire la continuità dei servizi ai cittadini. Infatti è possibile che in molti aderiscano alla misura, lasciando scoperti numerosi posti di lavoro. Bisogna perciò mettere a punto un piano di assunzioni organizzando eventuali concorsi oppure andando ad attingere a graduatorie già esistenti.

Ci sono altri paletti? Chi sceglie la misura delle pensioni quota 100 avrà il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro superiori ai 5mila euro annui. Al di sotto di questo limite si può lavorare con la formula della collaborazione occasionale. Un altro deterrente per l’uscita anticipata può essere l’importo dell’assegno. Chi lascia il lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi maturerà un minor numero di anni di contributi e questo inciderà sull’assegno. Si prenderà di meno ma per più tempo.



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