Economia

Pensioni ultime notizie su quota 100 e blocco età pensionabile: cosa succede dal prossimo anno?

Nel 2019 si potrà andare in pensione con la formula quota 100 ed è possibile che ci sia il blocco dell'età pensionabile. Ecco le ultime notizie sul tema pensioni

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Quali sono le ultime notizie per quanto riguarda le pensioni? Vediamo quali sono le ultime novità circa le pensioni quota 100 ma anche il blocco dell’età pensionabile. Infatti, coloro che sono vicini all’età pensionabile o a quella che permetterebbe di andare in pensione con la quota 100, vogliono vederci chiaro. Con il Governo M5S-Lega il cambiamento dovrebbe essere abbastanza importante, portando all’uscita dal mondo del lavoro diversi lavoratori che altrimenti non avrebbero potuto accedere all’assegno pensionistico. Vediamo quindi quali sono le ultime notizie per quanto riguarda le pensioni.

PENSIONI ULTIME NOTIZIE: COSA CAMBIA NEL 2019 CON LE PENSIONI QUOTA 100

Il prossimo anno ci sarà una nuova formula per andare in pensione. Parliamo delle pensioni quota 100. Con questa misura il governo consente di andare in pensione a coloro che rispettano due requisiti minimi: bisogna aver versato 38 anni di contributi e aver compiuto 62 anni di età. Prima di Natale arriverà il Decreto legge, con il quale il Governo farà luce, in maniera chiara e definitiva, su tutto ciò che riguarda questa opzione. Il costo della riforma delle pensioni sarà di 6,7 miliardi di euro nel 2019 e 7 miliardi di euro nel 2020. Oltre all’entrata in scena delle pensioni quota 100, è molto probabile che ci sia una proroga dell’opzione donna.

Si è parlato anche di blocco dell’età pensionabile, per quale motivo? Il prossimo anno è previsto uno scatto di età per l’adeguamento alle aspettative di vita. Cosa succede quindi? Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, il requisito per fare domanda passa da 66 anni e 7 mesi a 67 anni, fermi restando 20 anni di contributi versati. Stesso adeguamento vale per la pensione anticipata. Gli uomini potrebbero andare in pensione per anzianità contributiva con 43 anni e 3 mesi di contributi, a fronte dei 42 anni e 10 mesi attuali. Le donne dovrebbero aspettare 42 anni e 3 mesi di contributi invece che 41 anni e 10 mesi, come avviene invece ora. A rimetterci sono anche i lavoratori precoci, che passerebbero dai 41 anni attuali di contributi versati a 41 anni e 5 mesi. E’ possibile che il Governo stia studiando l’esclusione di alcune categorie di lavoratori dall’adeguamento all’aspettativa di vita.

Attualmente queste sono le ultime notizie in tema di pensioni ma per avere informazioni certe e chiare bisognerà attendere il Decreto legge. Ciò che è chiaro è che il Governo M5S-Lega punta a far uscire i lavoratori più anziani per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Quest’ultimi sono infatti penalizzati dal mercato del lavoro svolgendo le proprie mansioni con contratti precari.



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