Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, ecco quali sono tutte le novità della riforma

Scopriamo quali sono tutte le novità delle pensioni quota 100: chi potrà andare in pensione? Cosa cambia con questa riforma del sistema pensionistico?

pensioni quota 100

Pensioni quota 100 ultime notizie, quali sono le novità della riforma? Questa è una delle misure più attese del Governo M5S-Lega, ma anche la più criticata. Con le pensioni quota 100 si può uscire dal lavoro al compimento dei 62 anni di età con 38 anni di contributi versati. Questi sono dunque i requisiti minimi per il pensionamento prima di raggiungere l’età prevista per legge. A parlarne qualche tempo fa era stato ovviamente il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Quest’ultimo aveva anticipato che sarà possibile andare in pensione in anticipo già a partire dal 2019 rassicurando sull’eventualità che potessero esserci delle penalizzazioni. L’obiettivo è quello di superare in maniera definitiva la tanto criticata Legge Fornero.

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Tra gli obiettivi della riforma del sistema pensionistico c’è quello di favorire il turnover delle forze lavoro, portando ad un ricambio generazionale. In tal modo i giovani potrebbero finalmente entrare a far parte del mondo del lavoro, e i più anziani potrebbero finalmente andare in pensione. Il vicepremier Matteo Salvini ha stimato che con questa riforma 400mila persone, truffate dalla Legge Fornero, potrebbero finalmente andare in pensione liberando altrettanti posti di lavoro.

Ma chi potrà lasciare il lavoro con l’opzione delle pensioni quota 100? Il meccanismo è basato sulla somma degli anni di contributo versati e l’età anagrafica. La somma deve quindi fare 100 ma ovviamente ci sono dei requisiti minimi. Si può andare in pensione al compimento dei 62 anni di età con almeno 38 anni di contributi alle spalle. Ovviamente con l’aumentare dell’età e degli anni di contributi aumenta anche la quota (101, 102, e via dicendo).

Tra le criticità di questa riforma pensionistica c’è però la possibilità che molti settori pubblici si “svuotino”. In particolar modo l’allarme è stato lanciato riguardo la sanità. I medici hanno infatti lanciato l’allarme. Dunque è possibile che ci saranno delle finestre diverse per i lavoratori pubblici e quelli privati. Si è infatti parlato, per gli statali, di finestre semestrali. I lavoratori del settore privato avranno invece delle finestre trimestrali. I lavoratori della scuola, invece, avranno delle finestre annuali.

In questo modo si vuole evitare l’uscita di massa dei lavoratori del settore pubblico, molti dei quali hanno maturato o matureranno nei prossimi mesi i requisiti minimi per le pensioni quota 100. Si deve infatti pensare anche ad un piano per le assunzioni per far sì che ai cittadini non vengano a mancare servizi essenziali. Insomma, queste sono le ultime novità riguardanti la riforma del sistema pensionistico.



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