Pensioni quota 100 ultime notizie: quanto verrà tagliato l’assegno?
Chi sceglie l'uscita anticipata con la misura delle pensioni quota 100 subirà delle penalizzazioni sull'assegno che possono arrivare al 21%
Chi ha i requisiti per accedere alle pensioni quota 100, si starà chiedendo quanto verrà tagliato l’assegno pensionistico. Domanda più che legittima, in considerazione del fatto che, andare in pensione anticipata, comporta il versamento di meno anni di contributi. Questo non può che portare ad un importo minore rispetto a quello che si prenderebbe andando in pensione al compimento dei 67 anni di età. Vediamo quindi quale sarà il taglio all’assegno per coloro che scelgono la formula delle pensioni quota 100, che dovrebbe partire dal 2019.
PENSIONI QUOTA 100, QUALI SONO LE PENALIZZAZIONI E QUANTO VERRA’ TAGLIATO L’ASSEGNO SCEGLIENDO QUESTA OPZIONE PER L’USCITA ANTICIPATA
A fare delle stime sulla penalizzazione dell’assegno previdenziale per le pensioni quota 100, è Il Sole 24 Ore. Il 21% è il limite massimo di riduzione sulla pensione. Ovviamente minori sono gli anni in cui si va in pensione anticipatamente e minore è la riduzione sull’assegno pensionistico. Si tratta comunque di una cifra da prendere in considerazione per coloro che vogliono andare in pensione anticipata.
Se da una parte però si rischia di perdere parecchi soldi rispetto all’uscita del lavoro per anzianità, dall’altra ci si può riposare, dopo anni di lavoro, per più tempo. Inoltre le pensioni quota 100 nascono con l’obiettivo di favorire il turnover delle forze lavoro all’interno delle aziende. In tal modo i giovani potrebbero entrare nel mondo del lavoro portando le loro conoscenze.
Tutto viene fatto nell’ottica di far ripartire l’economia, di sconfiggere il problema della disoccupazione giovanile e di dire addio definitivamente alle Legge Fornero, che alla Lega e al Movimento Cinque Stelle proprio non va giù.
Intanto però la commissione europea, senza se e senza ma, ha bocciato la manovra economica italiana. Questa si discosterebbe troppo dagli obiettivi europei e dunque in tre settimane il Governo ha il compito di presentare un nuovo Documento di Bilancio. Il Governo M5S-Lega però non sembra essere intenzionato a correggere il tiro, nell’interesse degli italiani. Ciò comporta un contenzioso aperto tra Roma e Bruxelles che potrebbe creare non pochi problemi.
La questione sembra dunque essere in bilico e con essa anche le pensioni quota 100. E’ possibile che il Governo faccia un passo indietro? Stando alle ultime dichiarazioni non sembrerebbe possibile e dunque si andrebbe dritti per la strada intrapresa.
Ricordiamo comunque che i requisiti per accedere alla misura delle pensioni quota 100 sono di aver compiuto 62 anni di età e di avere 38 anni di contributi alle spalle. Si tratta ovviamente di requisiti minimi, ma è possibile andare in pensione anche fino ai 66 anni purché i contributi versati non siano al di sotto dei 38 anni.