Reddito ai giovani: che cos’è il reddito base universale?
Oltre al reddito di cittadinanza spunta anche il reddito base universale, destinato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Ecco in cosa consiste questa misura
Oltre al reddito di cittadinanza spunta anche un reddito ai giovani. Di cosa stiamo parlando? Cos’è il reddito base universale? Mentre dei 780 euro previsti, che sono uno dei cavalli di battaglia del M5S, spuntano anche altri soldi da destinare ai giovani. Se il reddito di cittadinanza, lungi dall’essere un “regalo”, sarebbe destinato a coloro che versano in condizioni di povertà assoluta, il “reddito base universale” sarebbe invece rivolto a tutti purché si rispettino determinati requisiti. A dirlo è il Messaggero, che ha potuto visionare alcune bozze di questa misura che si affiancherebbe al reddito di cittadinanza. Cerchiamo di capire cos’è questo reddito base universale e chi può beneficiarne.
REDDITO BASE UNIVERSALE: 500 EURO DESTINATI A TUTTI I GIOVANI PERCHE’ POSSANO FORMARSI E ISCRIVERSI AI CENTRI PER L’IMPIEGO
Il reddito base universale sembra essere una novità. In questi mesi si è sempre e solo sentito parlare del reddito di cittadinanza. Quest’altra tipologia di “aiuto” ammonterebbe a 500 euro al mese da dare ai giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni, diplomati o laureati.
Tale assegno mensile dovrebbe essere elargito per due anni in maniera incondizionata. In questo periodo i giovani dovrebbero impegnarsi nella formazione. Con questa misura il Governo M5S-Lega ha l’obiettivo di far iscrivere i ragazzi appartenenti a quella fascia di età agli uffici di collocamento. In tal modo andrebbe ad aumentare anche il tasso delle persone che risultano essere in cerca di lavoro e con esso anche il potenziale di crescita economica del nostro paese.
Ma chi può ottenere il reddito base universale? Anche in questo caso non si tratta di un regalo. Nella bozza sarebbe riportato che per accedere a questa misura bisogna avere un Isee non superiore ai 9.360 euro. Non si deve essere in possesso di immobili aggiuntivi alla prima casa con un valore superiore ai 30mila euro. Si può ottenere un massimo di 780 euro dai quali potrebbero esserne decurtati 280 a titolo di “affitto figurativo” in caso si possieda un’abitazione. Nella bozza di questa proposta sarebbe presente una “scala di equivalenza”. Questa va a determinare gli importi di questo reddito base universale in base ai componenti il nucleo familiare. Un componente prenderebbe un assegno massimo di 780 euro, mentre una famiglia con due componenti arriverebbe a 936 euro, con tre l’assegno sarebbe di 1.014 euro e via dicendo.
Tale reddito è destinato ad italiani e stranieri che risiedono nel nostro Paese da non meno di cinque anni. A beneficiarne di questo reddito per i giovani potrebbero essere circa 6,7 milioni di persone. Dunque mediamente il beneficio ammonterebbe a 434 euro a testa.