Economia

Reddito di cittadinanza 2018, a Quarta Repubblica si fanno i conti (VIDEO)

A Quarta Repubblica si è parlato del reddito di cittadinanza 2018 discutendo se sia giusto o meno e facendo i conti circa le spese di questo provvedimento

Il reddito di cittadinanza 2018 è uno dei punti principali della Manovra finanziaria del Governo M5S-Lega. Nel corso del programma Quarta Repubblica sono stati fatti i conti dettagliati riguardo tale provvedimento. Il quesito è se si tratti di qualcosa di fattibile o meno nelle attuali condizioni italiane. A poterne usufruire, secondo alcune stime, potrebbero essere circa 6 milioni e mezzo di cittadini italiani che andrebbero a percepire un contributo mensile pari a 780 euro. Esclusi sono coloro con la prima casa di proprietà che vedranno diminuire l’importo da 280 a 380 euro. Il costo totale del reddito di cittadinanza 2018 è dunque pari a circa 9 miliardi di euro. Ecco i conti fatti a Quarta Repubblica e le parole degli esperti.

REDDITO DI CITTADINANZA 2018, UN AIUTO PER MILIONI DI PERSONE: PARLANO GLI ESPERTI A QUARTA REPUBBLICA

Tra gli esperti intervenuti nel corso della puntata di ieri di Quarta Repubblica, per parlare proprio del tanto discusso reddito di cittadinanza, c’era il politologo Edward Luttwak, in collegamento da Tokyo. Ha sostenuto che il problema da considerare la “cultura del non lavoro” che vige in Italia. Spesso sono infatti gli extracomunitari a svolgere molti lavori, come il lavapiatti mentre molti giovani e meno giovani italiani rimangono a casa facendosi mantenere dai parenti.

La proposta di Luttwak, che suona come una provocazione, è quella di stabilire non un reddito di cittadinanza, ma una “tassa di cittadinanza“. Cosa intende? Se si è nel pieno delle proprie forze fisiche non c’è motivo per il quale non si possa fare un lavoro umile e dunque bisognerebbe pagare una tassa. Ciò che intende il politologo è che sia necessario dare un valore al lavoro in quanto tale, qualsiasi esso sia.

L’esperto ha poi detto che il reddito di cittadinanza è un’ottima idea nei Paesi in cui il lavoro manca, mentre non lo è in quelli in cui il lavoro c’è ma viene svolto da persone diverse dai cittadini.

A rispondere al politologo è il giornalista Gianluigi Paragone, il quale va contro quanto detto da Luttwak circa la mancanza di voglia di lavorare dei giovani italiani. Sostiene infatti che questi si sono impegnati nello studio scolastico ed universitario e vogliono lavorare. Inoltre molti ragazzi non hanno problemi a fare lavori umili pur essendo laureati.

Dopo un’accesa disquisizione sull’argomento che ha fatto emergere gli ovvi problemi burocratici italiani, imprenditoriali e via dicendo, l’attenzione si è spostata sui mercati chiedendo a Luttwak se ci fosse un complotto. Il politologo ha risposto sì, per poi spostare l’attenzione sull’accordo tra M5S e Lega, accusati di essere euroscettici.

Insomma, il reddito di cittadinanza 2018 continua ad essere un tema molto caldo che ha diverse sfaccettature.

Per vedere il video di Quarta Repubblica in cui si parla del reddito di cittadinanza, clicca qui.



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