Pensione precoci quota 41 e Ape Social: come presentare nuova domanda in caso di esito negativo
Molte domande per l'Ape Social e la quota 41 precoci sono state respinte dall'Inps ma niente paura perchè ci sono ancora dei margini per vedersi riconosciuta la pensione anticipata. Ecco cosa fare in caso di domanda respinta
I sindacati sono scesi nuovamente in campo sul fronte delle pensioni. Le organizzazione di categoria, in particolare, hanno manifestato tutto il loro disappunto in relazione alla mancata risposta o all’esito negativo che hanno riscontrato domande per l’Ape Social e per i lavoratori precoci. Dinanzi alla proteste dei sindacati, l’Inps ha chiarito la sua posizione in merito ai tanti rifiuti per la domanda di Ape Social e la domanda per i lavoratori precoci.
I numeri sono impressionanti anche perchè si parla di un rifiuto di circa il 70% delle domande presentate. Se si tiene un considerazione che le domande per l’Ape Social sono state circa 40mila e quelle per la quota 41 lavoratori precoci circa 27mila, si può avere un’idea di quello che è stato il peso delle domande respinte sul totale. Su richiesta del Ministero del Lavoro, quindi, l’Inps ha riesaminato diverse domande e alla fine ne sono state riammesse 3000 per quanto riguarda la categoria dei disoccupati, lavoratori gravosi e anche per chi ha versato contributi all’estero.
Perché le domande per la categoria di Q41, Ape Social e lavoratori precoci risultano respinte?
Le risposte che l’Inps fornisce sono molto scarne. La domanda può essere accolta con la dicitura: “si accolta”, “verifica del diritto a pensione se rientra tra gli ammessi”, “In lavorazione”, Può essere “respinta per problemi amministrativi”.
Siamo in presenza di accoglimento quando l’istanza è stata presentata nei termini stabiliti e il contribuente risulta idoneo al ricevimento della pensione anticipata. Quando accade ciò si procede verso la domanda finale per ottenere la pensione.
Nel caso in cui vi sia ammissione della domanda, sarà necessario entrare in graduatoria e aspettare la risposta definitiva dell’INPS. Le graduatorie sono state istituite in base alla grande affluenza di domande.
Per presentare una nuova domanda Ape Social o quota 41 precoci sarà necessario rispettare il termine del 30 novembre prossimo.
In caso vi sia stato esito negativo, è possibile presentare una nuova domanda tenendo presente i termini temporali e le condizioni previste per presentare una domanda corretta.
Domanda per l’Ape Social
Per quanto riguarda la domanda per l’Ape Social, va presentata in via telematica all’Inps la “Domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio”. Quando viene concesso il via libera sarà poi possibile presentare l’istanza di accesso all’Ape Social. Alla domanda andranno allegate le dichiarazioni sostitutive o le autodichiarazioni.
L’indennità verrà corrisposta il mese successivo alla presentazione della domanda.
È prevista l’ipotesi di retroattività da maggio 2017 per cui chi ha già i requisiti da quel periodo, riceverà i relativi arretrati. Chi possiede i requisiti richiesti potrà inoltrare entrambe le domande in un’unica soluzione.
Domanda per i lavoratori precoci
Per quanto riguarda la domanda per i lavoratori precoci è necessario è necessario autenticarsi sul portale dell’Inps o procedere tramite il patronato di riferimento. La procedura è uguale a quella prevista per l’Ape Social, con la relativa retroattività.
La priorità dell’ente previdenziale sarà data a chi possiede i requisiti più vicini al pensionamento per vecchiaia oltre che alla presentazione della domanda.
Cos’è l’Ape Social e quali sono i requisiti attuali
Per Ape Social si intende un tipo di pensione anticipata a costo zero, totalmente a carico dello Stato, alla quale possono accedere solo alcune categorie di lavoratori. È stata introdotta dalla legge di bilancio del 2017 ed è in corso di modifica dalla legge 2018. Per l’Ape social sono chiamati in causa i lavoratori che possiedono determinati requisiti. I requisiti attuali per accedere all’Ape Social sono questi: bisogna essere cassaintegrati o i disoccupati e chi svolge un lavoro gravoso iscritto nell’elenco degli ammessi all’Ape Social.
Cosa si intende per Quota41 e quali sono i requisiti attuali per il pensionamento dei lavoratori precoci
Per la categoria Quota41 si intendono i nati fra il 1951 e il 1953 con una maturazione di contributi che varia da 30 a 36 anni. Se un lavoratore della categoria coinvolta presenta questi requisiti, può andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima rispetto all’età pensionabile predefinita dalla Legge Fornero, quindi a 63 anni.
Per cui, i lavoratori precoci sono quei contribuenti che hanno iniziato a lavorare prima dei 20 anni, hanno raggiunto 41 anni di contributi ma non hanno il requisito dell’età pensionabile. Questi sono i requisiti attuali che permettono di accedere alla domanda per il pensionamento.
Potranno accedere alla pensione anticipata i contribuenti che sono in condizione di disoccupazione, che abbiano esaurito gli ammortizzatori sociali da 3 mesi e chi assiste parenti colpiti da patologie gravi o invalidità superiore al 74% e tutti coloro che nella vita abbiano svolto in maniera continuata un lavoro usurante.
Tante sono state le domande per accedere all’Ape Social e al pensionamento anticipato, per quanto riguarda i lavoratori precoci. L’INPS ha aperto una finestra temporale per conto del Governo, il 17 giugno del 2017 ed è possibile richiederla tramite il sito internet dell’INPS.