Pensione anticipata: Ape volontaria senza decreto attuativo ma INPS pagherà arretrati, ultime news su prestito pensionistico
Il decreto attuativo sull'APE volontaria non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e a questo punto i tempi slittano. A confermarlo solo le ultime notizie sull'anticipo pensionistico ponte malvisto dagli stessi beneficiari
L’Ape volontaria, ultimo tassello di una controversa riforma della pensione anticipata, pare essersi arenata. L’approvazione decreto attuativo che deve fissarne le modalità operative è stata ulteriormente rinviata, con la conseguenza di rendere questa misura di sostegno ai lavoratori – già guardata dagli stessi con scarso interesse – ancora meno attraente. Ma cosa comporta questo rinvio e cosa ci si deve aspettare dal tanto atteso decreto di attuazione dell’Ape volontaria? Vediamo tutti gli aspetti di questo anticipo pensionistico e quali sono le ultime notizie in merito aggiornate ad oggi 30 agosto.
Ape volontaria decreto attuativo
La Legge di Bilancio 2017, nell’introdurre l’Ape volontaria, ne ha demandato l’attivazione e la definizione dell’operatività a un Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che, pur essendo pronto, non è ancora stato sottoscritto da Paolo Gentiloni. La promulgazione del decreto sembra tuttavia imminente, ma poi sarà necessario attendere i tempi di vacatio legis, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la stipula delle necessarie convenzioni con Abi (Associazione Bancaria Italiana) e Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici). Insomma, stando alle ultime notizie, per vedere l’Ape Volontaria esecutivo si potrebbe arrivare alla fine di settembre. Assieme all’Ape volontaria, sarà operativa anche Rita, un’altra misura a sostegno dei lavoratori che hanno diritto all’anticipo pensionistico e, al contempo, sono iscritti a un fondo pensione. Anche con Rita si riceverà un anticipo finanziario, dato appunto dalla pensione complementare maturata, che potrà anche essere utilizzato per rimborsare l’Ape. Due strumenti collegati, quindi, che però ad oggi sono ancora in stand-by e attendono il via libera da Palazzo Chigi per poter essere operativi.
Ape volontaria come funziona
Volendo delineare l’essenza dell’Ape volontaria, la si potrebbe definire come un sostegno finanziario pre-pensionistico. I lavoratori legittimati a chiedere tale anticipo, lo ricevono sotto forma di assegni mensili che vengono pagati dall’INPS e il cui ammontare complessivo dovrà poi essere restituito – come un normale finanziamento bancario – nei primi vent’anni di quiescenza. Quest’obbligo comporta che le pensioni mensili nette non dovranno essere inferiori a 704 euro (importo pari alla pensione sociale moltiplicata per 1,4), proprio per consentire al loro titolare di poter restituire l’anticipo ricevuto. Le somme ricevute a titolo di Ape non sono imponibili ai fini IRPEF (comprese le relative addizionali) ma fruttano un interesse, che rappresenta il costo del finanziamento. L’erogazione di questo prestito-ponte necessita della preventiva sottoscrizione di una polizza vita e può essere richiesta da chi ha almeno 63 anni e 7 mesi di età e 20 anni di contribuzione. Il periodo massimo di durata dell’Ape volontaria è di 43 mesi.
Ape volontaria arretrati e tasso di interesse applicato
Per compensare il ritardo nell’avvio dell’Ape volontaria, il decreto che ne darà attuazione conterrà una previsione di retroattività: il diritto all’anticipo sarà fissato a partire dal 1° maggio 2017, con conseguente pagamento delle mensilità arretrate da parte dell’INPS. C’è anche un altro riflesso del rinvio della firma del decreto: gli aumenti del tasso d’interesse. Il costo dell’anticipo ponte, infatti, è legato, al pari di tutti i finanziamenti, ai tassi di mercato che, oggi, sono in aumento rispetto alla previsione contenuta inizialmente nella prima bozza del provvedimento attuativo. Secondo l’andamento dei tassi alla data di oggi, il costo dell’Ape volontaria (in termini di Taeg) dovrebbe essere del 3,2%. Si ricorda che, pur essendo l’anticipo pensionistico assoggettato a interessi calcolati con quoziente fisso, è previsto comunque un adeguamento trimestrale in base alla misura dei tassi ufficiali di mercato.
Pensione anticipata ultime notizie al 30 agosto
In base alle ultime notizie su Ape volontaria e Ape social si apprende che il decreto attuativo della prima dovrebbe slittare a fine settembre, mentre per il sostegno sociale pre-pensionistico è in cantiere una modifica a favore delle sole lavoratrici. E’ ormai certo che il provvedimento sull’Ape volontaria conterrà una ”clausola di allungamento” che, a decorrere dal 2019, dovrebbe prevedere un adeguamento dell’età anagrafica, necessaria per richiedere l’anticipo, alle aspettative di vita. Il requisito soggettivo per accedere al finanziamento-ponte, quindi, dovrebbe salire dagli attuali 63 anni e 7 mesi ai 67 anni, con conseguente dilatazione del prestito e revisione del relativo periodo d’ammortamento.
Per quanto concerne l’Ape social, ad oggi non sono ancora state rese pubbliche le graduatorie INPS sulle domande pervenute entro il luglio scorso, e le ultime new parlano di un intervento correttivo a favore della platea femminile. Per poter accedere all’anticipo pensionistico, infatti, potrebbe essere richiesta un’età anagrafica delle lavoratrici pari a 63 anni e un periodo contributivo pari a 27 anni, contro i 30 attualmente previsti.