Pensione anticipata: Ape volontaria passibile di aggiornamenti, ultime notizie su decreto attuativo
Bisogna attendere il decreto attuativo per capire se ci saranno o meno novità e aggiornamenti rispetto alla versione originaria dell'Ape volontaria. Ecco tutte le ultimissime sul prestito pensionistico e sui requisiti
L’Ape volontaria è un anticipo pensionistico che può esse e richiesto da lavoratori sia del settore pubblico che privato, inclusi i lavoratori autonomi, tranne i liberi professionisti, che siano in possesso di determinati requisiti. Le ultime notizie sulle pensioni riguardano proprio l’ambito dell’Ape volontaria ossia di una finestra di uscita dal mondo del lavoro che permette ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente con un importo mensile ridotto, calcolato in percentuale in base ai mesi di anticipo.
Questo trattamento pensionistico anticipato funziona sotto forma di un prestito che ogni beneficiario dovrà restituire a piccole rate in un arco di tempo ventennale. Il funzionamento dell’Ape volontaria è abbastanza semplice: il beneficiario oggi riceve il trattamento pensionistico anticipato, mentre dal momento in cui maturerà il diritto a ricevere la pensione di vecchiaia ci sarà una trattenuta sulla pensione pari alla rata dell’Ape volontaria da restituire.
Differenze tra Ape sociale e Ape volontaria
Mentre l’Ape sociale è un trattamento riservato a tutti i lavoratori in difficoltà che si trovano in condizione di disoccupazione da oltre 3 mesi; di invalidità, con una percentuale non inferiore al 74%; di caregivers, per chi assiste un parente invalido di primo grado da oltre 6 mesi con un’invalidità minima del 75%;o di lavoro usurante o gravoso, a patto che la mansione svolta ritenuta usurante sia stata svolta in via continuativa per almeno 72 mesi negli ultimi 7 anni e che i soggetti interessati abbiano maturato un’anzianità contributiva trentennale per le prime tre categorie di lavoratori, e di almeno 36 anni per i lavoratori impegnati in lavori usuranti; l’Ape volontaria può essere richiesta da tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e autonomi al compimento del 63° anno e con un’anzianità contributiva ventennale. Inoltre la differenza sostanziale risiede nel tipo di trattamento pensionistico: a carico dello Stato, nel caso di Ape Sociale, e sotto forma di prestito da restituire, nel caso di Ape volontaria.
Ape volontaria: requisiti per presentare domanda
I lavoratori interessati all’Ape volontaria devono essere in possesso di requisiti specifici per poter accedere a questo anticipo pensionistico. In particolare il beneficiario deve:
- aver versato contributi per non meno di venti anni, anche non consecutivi,
- aver compiuto il 63°anno di età,
- maturare il diritto a percepire la pensione di vecchiaia entro 43 mesi dal momento in cui si inoltra la domanda all’INPS.
Inoltre sono esclusi dal trattamento tutti i soggetti che già percepiscono una pensione diretta e tutti i soggetti che andranno in pensione di vecchiaia in un arco temporale inferiore a 6 mesi.
L’Ape volontaria può essere richiesta anche da soggetti che continuano a svolgere la propria attività lavorativa, purché siano in possesso dei precedenti requisiti indicati. La restituzione dell’Ape volontaria verrà calcolata individualmente tenendo conto che l’importo mensile non dovrà superare la soglia del 30% dell’intera pensione, incluse altre eventuali rate, come ad esempio la cessione del quinto.
Ape volontaria: decreti attuativi
Stando alle ultime notizie di oggi 16 agosto, l’avvio dell’Ape volontaria è previsto a settembre. Il decreto attuativo, atteso nelle prossime settimane, chiarirà se ci saranno cambiamenti nei requisiti riguardo l’età pensionabile collegati ad un aumento della “speranza di vita”, in quanto l’Ape volontaria è direttamente collegata alla pensione di vecchiaia. In tal caso gli aumenti dei requisiti per percepire la pensione di vecchiaia si ripercuoteranno inevitabilmente anche sull’Ape volontaria che vedrà passare il requisito sull’età minima per farne richiesta da 63 anni a 63 anni e 5 mesi già dal 2019. Buone notizie invece per chi ha intenzione di richiedere l’Ape volontaria entro la fine dell’anno in corso con requisiti immutati rispetto a quelli comunicati in precedenza.
Pensioni ultime notizie ape sociale e quota 41
Dal 15 luglio, termine di scadenza per la presentazione delle domande per Ape sociale e quota 41, è iniziata la fase di controllo delle oltre 66 mila domande che sono pervenute nelle varie sedi dell’INPS. Entro la metà del mese di ottobre è prevista la pubblicazione della graduatoria dei beneficiari. A quanto riportato nelle ultime notizie se i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti superano l’importo dei fondi stanziati è probabile che si vada incontro ad uno slittamento dei tempi previsti per beneficiare della pensione anticipata.
Tutti i soggetti interessati all’Ape sociale e quota 41 devono verificare se hanno già presentato una seconda domanda, per accedere alla pensione anticipata, contenente dichiarazioni sostitutive in cui si conferma il possesso dei requisiti richiesti.
Inoltre con gli ultimi decreti attuativi si conferma la retroattività della misura pensionistica per tutti i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti entro la prima metà del mese di luglio dell’anno in corso. In ogni caso la retroattività partirà dal 1° maggio di quest’anno come confermato dalle ultime novità a riguardo.