Pensioni precoci ultime notizie: quota 41 troppo costosa, Governo valuta altre opzioni
Pensioni precoci ultime notizie: quota 41 troppo costosa, Governo valuta altre opzioni. News e aggiornamenti del 19 settembre 2016
Proseguono i lavori per definire la prossima riforma delle pensioni da inserire nella Legge di Stabilità per il 2017. E sono tante le ultime notizie, che spesso si contraddicono anche tra di loro, in merito a quello che potrebbe succedere con questa riforma pensioni.Al momento i maggiori dubbi riguardano le pensioni precoci. Infatti nelle ultime settimane dopo gli incontri tra Governo e Sindacati, l’Ape cioè l’anticipo pensionistico sembrerebbe ormai certo. Prima dell’estate durante l’incontro tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini e una delegazione di lavoratori appartenenti al Comitato Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti questi ultimi avevano avanzato una serie di richieste. Prima fra tutte quota 41 per tutti senza penalizzazioni. In quell’occasione il Sottosegretario aveva inoltrato la richiesta per una valutazione di quota 41 alla Ragioneria Generale dello Stato. Vediamo quelle che sono le ultime news con gli aggiornamenti al 19 settembre 2016.
RIFORMA PENSIONI ULTIME NOTIZIE: QUALI SONO LE NUOVE OPZIONI VALUTATE DAL GOVERNO?
Al momento i lavoratori precoci sono ancora in attesa di una risposta da parte del Governo. A spezzare il silenzio ci ha pensato nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha parlato di costi elevati per quota 41. In realtà il Governo potrebbe cercare di predisporre misure assistenziali per le pensioni precoci diverse da quota 41. Una opzione potrebbe consistere nella possibilità di fornire ai precoci un bonus contributivo ridotto, tra i 2 e i 6 mesi per ogni anno di lavoro svolto prima della maggiore età. Ma ancora nessuna risposta concreta è arrivata da parte dell’Esecutivo. Bisogna ricordare che entro il 21 settembre è previsto il prossimo incontro tra Governo e Sindacati con l’obiettivo di chiudere il confronto entro la fine del mese. I tempi per la riforma delle pensioni infatti si accorciano: la Legge di Bilancio dovrà essere presentata in Parlamento entro il 20 ottobre 2016. Pertanto per questa data tutte le misure sulle pensioni, incluse quelle dei precoci dovranno essere ben definite. Al momento vi ricordiamo che solo l’Ape cioè la possibilità di andare in pensione con tre anni e 7 mesi di anticipo rispetto alla data prevista dalla Legge Fornero e le ricongiunzioni sembrerebbero essere gli interventi più certi.