Pensioni anticipazioni ultime notizie con la decisione definitiva: il prestito per smettere di lavorare
Riforma pensioni news e aggiornamenti del 15 giugno 2016. Pensioni anticipazioni ultime notizie con la decisione definitiva: il prestito per smettere di lavorare
Ci sono novità dopo l’incontro tanto atteso tra uomini del governo, sindacati e addetti al lavori. E le novità riguardano su un primo “pezzettino” della riforma pensioni. Si inizia con le pensioni anticipate e con la possibilità quindi di andare in pensione tre anni prima rispetto a quello che dovrebbe essere l’anno di uscita dal mondo del lavoro. In modo molto semplice i nati tra il 1951 e il 1955 potranno avere il diritto di chiedere una pensione anticipata. Ma cosa dovranno fare e cosa perderanno se decideranno di chiedere la pensione anticipata? La risposta è semplice, almeno sulla carta perchè ha poche parole da scoprire: chiedere un prestito. In realtà non saranno le persone che decideranno di giocare la carta pensioni anticipate, ma scatterà un meccanismo che li porterà a mettersi in contatto con la banca che darà un prestito che sarà dato per tre anni in attesa della pensione. Questo prestito poi sarà distribuito nel corso degli anni dal momento in cui il lavoratore inizierà a prendere la pensione vera e propria. in termini semplici si può descrivere in questo modo la famosa, “flessibilità in uscita” che martedì pomeriggio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, hanno illustrato ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Ci sarà sicuramente ancora qualcosa da aggiungere o da togliere ma a grandi linee il sunto della proposta è il seguente: chiedere un anticipo sotto forma di prestito, che poi restituirà sulla pensione normale in 20 anni, con rate che peseranno in maniera variabile sull’importo dell’assegno, fino a un massimo di circa il 15% per il redditi maggiori. La famosa Ape o il famoso Ape se preferiamo considerare l’acronimo maschile ( anticipo pensionistico) potrebbe quindi entrare in vigore subito, se si trovasse l’accordo definitivo tra le parti.
ULTIME NOTIZIE PENSIONI: news e aggiornamenti del 15 giugno 2016
La proposta, denominata Ape (anticipo pensionistico), dovrebbe entrare nella legge di Bilancio ed entrare in vigore dal primo gennaio 2017. Avrà un costo limitato: 6-700 milioni. Che servirebbero in buona parte a coprire la detrazione fiscale che sarà accordata sulle rate di rimborso del prestito e la garanzia assicurativa per le banche che forniranno l’anticipo attraverso l’Inps. Sono previsti altri incontri che serviranno proprio per capire se c’è la possibilità di arrivare a una conclusione definitiva. Dalla riunione di ieri è emerso quindi che non ci sarà nessuna possibilità di pensare a quota 41, in questo senso, le ultime notizie, non sono positive per chi si aspettava qualche novità dai burocrati.
Nelle prossime settimane ci potranno probabilmente essere dei chiarimenti e le notizie su Ape e flessibilità in uscita, potrebbero essere maggiormente concrete e certe anche perchè, il 2017, è quasi arrivato.