Ultime notizie pensioni e rimborsi: si parte ad agosto ma non per tutti
Il si del governo per la legge relativa ai rimborsi per i pensionati: si inizia ad agosto con i rimborsi ma non tutti ne hanno diritto. Ecco chi avrà il rimborso, le ultime notizie
Il senato ha deciso: la proposta di legge sulla rivalutazione degli assegni con tutto quello che consegue deve entrare in vigore, diventando una vera e propria legge. La notizia ufficiale è arrivata nella serata di ieri dopo la votazione. Diventa legge quindi la rivalutazione degli assegni con il tetto fissato al 40 per cento per la restituzione. I pensionati quindi dovranno avere i rimborsi che gli spettano di diritto ma adesso ci si chiede potrà avere i rimborsi, come si dovranno chiedere, in che forma saranno percepiti e quali saranno le tempistiche. Per ora la certezza è che gli arretrati per i pensionati che ne avranno diritto, arriveranno sotto forma di ‘una tantum’ da corrispondere il prossimo primo agosto con l’adeguamento degli assegni pensionistici all’inflazione.
RIFORMA PENSIONI E RIMBORSI: LE ULTIME NOTIZIE AL 16 LUGLIO 2015
E’ il decreto emesso dal governo Renzi quale risposta alla sentenza della Corte Costituzionale sulla mancata perequazione dei trattamenti pensionistici relativi agli anni 2012/2013, secondo quanto precedentemente stabilito dalla riforma Monti-Fornero. La restituzione resta comunque solo parziale proprio per questo i sindacati dei pensionati hanno già iniziato a farsi sentire.
La prima domanda è semplice: chi ne ha diritto? Hanno diritto al rimborso e quindi agli assegni, tutti coloro che hanno un importo lordo compreso fra tre e sei volte il trattamento minimo, non corrisponde alla somma che effettivamente i pensionati si sarebbero visti erogare se non fosse stato previsto il blocco del 2011.
In pratica, l’importo che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riconoscerà ai pensionati aventi diritto, è solo da considerarsi come un”una tantum’, che, dunque, non prevede il consolidamento in misura piena di tale arretrato.
I pensionati di importo lordo entro tre volte il trattamento minimo non si vedranno riconoscere alcuna somma arretrata avendo già beneficiato negli anni passati di un adeguamento in misura piena.
LA FASCE DI CHI HA DIRITTO E GLI IMPORTI CHE VERRANNO CORRISPOSTI
Si partirà da un minimo di €. 295 netti per chi rientra nella fascia compresa tra i 5 e i 6 volte il minimo Inps per arrivare sino ai 750 euro netti per chi invece percepisce un assegno compreso fra 3 e 4 volte il minimo (vale a dire 1.700 euro lordi). Per quanto riguarda le altre fasce, ecco gli importi spettanti a titolo di rimborso ‘una tantum’ in base all’importo lordo di ciascun assegno:
- 658 euro per chi non supera i 1.500 euro lordi;
- 440 euro per i pensionati che percepiscono max 2.000 euro lordi;
- 481 euro per chi rimane sotto la soglia dei 2.200 euro lordi;
- 274 euro per tutti coloro che restano sotto i 2.500 euro lordi.
Pensioni, rendite vitalizie, indennità: saranno tutti posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o «non bancabile», con un unico mandato di pagamento. Dal 2017, i pagamenti avverranno invece il secondo giorno «bancabile» di ciascun mese. Tra le novità introdotte l’indicazione che le pensioni verranno pagate il secondo giorno del mese a gennaio 2016 e dal 2017 per tutti i mesi.