Redditest: cos’è e come si usa il redditometro fai da te
Ecco cos'è il Redditest e come si usa: tutte le informazioni più importanti che bisogna conoscere, sul software dell'Agenzia delle Entrate.
Ieri tutti i telegiornali hanno parlato dell’arrivo del Redditest. Ma che cos’è il Redditest? Cercheremo nel nostro articolo di dare una risposta esaustiva e un quadro della situazione più chiaro a tutti gli utenti. In poche parole, si tratta di un software che autocontrollare i dati della propria coerenza fiscale. Come? Controllando quelle che sono le entrate (dichiarate) e quelle che sono le uscite. Ovviamente quando la spesa è più alta di quanto si sostiene di guadagnare bisogna iniziare a preoccuparsi. Il software si può scaricare online dal sito delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate ci ha tenuto a sottolineare che i dati dei concorrenti non possono essere intercettati: il software sarebbe dunque sicuro. Secondo la simulazione fatta sulle famiglie italiane per definire il Redditest e il nuovo redditometro sono emerse 4,3 milioni di dichiarazioni non coerentiCi sarebbe infatti quasi un milione di famiglie dichiara redditi “molto vicini allo zero” ma spende molto, molto di più. A dirlo è il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, che ha affermato che il nuovo strumento elettronico dovrebbe “fare paura” solo agli evasori, queste le sue parole: «Se uno non é evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere. Il problema ce l’avrà chi é evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia».
Come funzione il Redditest? Prima di tutto bisogna indicare la composizione della propria famiglia, il comune di residenza e le spese più significative che vengono sostenute dalla famiglia. Le voci che riguardano la spesa sono suddivise in sette categorie e sono: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Per avere un video tutorial per il funzionamento del Redditest, ci si può anche collegare con il canale Youtube dell’Agenzia. Befera fa sapere che con il nuovo redditomentro il 20% delle dichiarazioni sono incoerenti: «Da una simulazione sull’intera platea delle famiglie, oltre 4,3 milioni (circa il 20%) delle dichiarazioni dei redditi risultano non coerenti: tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità é maggiore nel reddito di impresa e nel reddito di lavoro autonomo».