Arrivano i nuovi Euro: cambiano i colori, i disegni e la filigrana
Arrivano i nuovi euro: nel disegno ci sarà la principessa fenicia Europa.
Le banconote false sono davvero troppe e allora l’Euro si rifà il look: cambiano i disegni, cambiano i colori e cambia anche la filigrana. Sarà il primo restyling della moneta unica dell’Unione Europea, dall’inizio della sua storia. A novembre la Banca centrale presenterà la nuova serie di banconote: la circolazione è prevista per maggio del 2013. C’è strettissimo riserbo sui bozzetti delle banconote, che sono stati selezionati a Francoforte da una commissione interna della Bce. Ma qualcosa è riuscito a trapelare: il disegno sembra esser stato scelto addirittura già nel 2004, per sostituire del tutto o in parte gli archi, le finestre e i portali attualmente disegnati. Secondo le ultime notizie si tratterebbe dell’immagine della principessa fenicia Europa (da cui prende il nome il nostro continente), figlia del re di Tiro Agenore e di Telefassa.Europa, secondo la mitologia dell’antica Grecia, fu rapita da Zeus che di lei si era innamorato e per non intimorirla aveva assunto la forma di un toro bianco. Sarà quindi un’icona che rappresenta l’Europa intera, accettata da tutti i 17 Paesi dell’Eurozona. C’è già chi ci ha visto un atto simbolico nel ricorso alla mitologia greca, come a sottolineare che la Grecia, nonostante la crisi del debito, è e deve rimanere nella moneta unica. Un investigatore impegnato nella lotta alle contraffazioni spiega il perché del cambiamento: “Le linee guida del cambiamento paradossalmente le hanno dettate i falsari. I disegni architettonici ora sulle banconote e i colori sono gli elementi più facili da riprodurre. Ce lo hanno insegnato loro, gli stampatori abusivi, con i loro euro taroccati sempre più perfetti e difficili da individuare”. “Non è solo il Napoli Group, come li abbiamo battezzati, a impensierire la Bce – spiega ancora l’investigatore che lotta contro le contraffazioni – in Bulgaria ci sono realtà criminali che spacciano pezzi da 200 euro che sembrano veri”.