La crisi fa fuggire gli italiani in Germania e non solo
L'Italia rischia di diventare un Paese di emigranti, proprio come accadeva 60 anni fa quando i nostri nonni o bisnonni lasciavano tutto per cercare fortuna in Germania
Quante volte avete ascoltato nonni o bisnonni raccontare dei sacrifici fatti da emigranti in Germania quando erano giovani? 60 anni dopo ritornano gli stessi tempi perché la crisi in Italia questa volta c’è davvero e in Germania, oggi come nel ‘900, si trova facilmente un posto di lavoro.
La nostra nazione sta per diventare un paese di emigranti e non a caso i lavoratori si recano nei paesi del nord Europa, ma non solo perché sembra che anche i pensionati fuggano altrove. Per godersi la scarsa pensione dell’Inps i pensionati volano in sud America o in sud Africa, lì si può vivere bene.
Il Paese preferito da chi è in cerca di un futuro migliore e soprattutto di un lavoro è proprio la Germania, come rivela il rapporto dell’agenzia tedesca Bundesagentur fuer Arbeit . Nel 2011 i lavoratori italiani in regola con in contributi in Germania sono stati 189.299, ovvero 8 mila in più del 2010. Quest’anno il numero è aumentato del 22% giungendo a 232.800 nel mese di maggio. La stessa agenzia fa notare che tale aumento potrebbe non riguardare del tutto un flusso così forte di emigranti ma corrispondere semplicemente ad un maggiore numero di lavoratori regolarizzati proprio negli ultimi mesi del 2012.
Ma se gli italiani cercano lavoro in Germania allo stesso tempo per i tedeschi è una pura necessità offrirlo. La motivazione è nel boom dell’export in contrasto con il declino demografico della popolazione tedesca. Infatti solo nella regione del Reno – Necker sono ben 35 mila gli operai specializzati richiesti entro il 2013.
La difficoltà oggettiva potrebbe essere la lingua, ma sempre più italiani, per lo più giovani uomini e con una buona istruzione, sono alla ricerca di corsi di tedesco, tutto in prospettiva di un futuro migliore, di certo diverso e lontano da quello che riserva al momento l’Italia.