Inps: metà dei pensionati italiani non arrivano a 500 euro
Secondo il rapporto annuale dell’Inps, sarebbero oltre gli 8 milioni, circa il 50,8% dei pensionati, a non raggiungere i 500 euro di assegno pensionistico. La media, secondo la statistica, salirebbe al 79% se si considerassero anche gli importi inferiori ai 1000 euro. I dati diventano ancora più allarmanti con i risultati delle statistiche Inps sulle […]
Secondo il rapporto annuale dell’Inps, sarebbero oltre gli 8 milioni, circa il 50,8% dei pensionati, a non raggiungere i 500 euro di assegno pensionistico. La media, secondo la statistica, salirebbe al 79% se si considerassero anche gli importi inferiori ai 1000 euro.
I dati diventano ancora più allarmanti con i risultati delle statistiche Inps sulle donne, dove la media delle pensioni inferiori ai 500 euro sale al 61%, mentre sale al 91% se si aggiungono le pensioni inferiori ai 1000 euro.
Secondo il Ministro del Lavoro Sacconi, il rapporto annuale dell’Inps, il sistema pesionistico italiano è stabile e afferma “Non saranno necessari nuovi interventi”, inoltre aggiunge che questa stabilità è stata rilevata dalle principali organizzazioni internazionali quali la Fmi e l’ Ocse. Infine rassicura che l’effetto stabilità è valida anche per i giovani, in cui lo stesso Mastrapasqua, presidente dell’Inps sostiene a riguardo “La pensione ci sarà anche per i giovani”.
Intanto permane il problema della disoccupazione giovanile dove sempre più ragazzi appartenenti alla fascia di età compresa tra i 20 e i 30 anni, vede la pensione come una meta “molto lontana” a causa di un’occupazione precaria o nella maggiorparte dei casi “Inesistente”.
C’è da chiedersi questa stabilità affermata da Ministro del Lavoro e da questi enti internazionali, sia una fattore veritiero e positivo, considerato che con meno di 1000 euro al mese si fà davvero una gran fatica ad arrivare a fine mese, e se pensiamo a coloro i quali non raggiungono la soglia dei 500 euro, le riflessioni sarebbero notevoli al contrario di questa “stabilità”.
Lo stesso Fini afferma a riguardo del rapporto annuale dell’ Inps, che “Servirebbe innalzare il tasso di attività soprattutto tra i giovani che in Italia è uno dei più bassi in Europa”.