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Ecatombe a Valencia, oltre 200 morti e il parcheggio del centro commerciale potrebbe essere un cimitero

Le ultime drammatiche notizie da Valencia: i morti sono oltre 200 ma ci sono almeno 2000 dispersi e la paura che il parcheggio del centro commerciale possa essere diventato un parcheggio è grande

alluvione valencia

I numeri dell’alluvione che ha colpito Valencia raccontano una tragedia di proporzioni inimmaginabili. Si contano al momento 210 vittime accertate, ma oltre duemila persone risultano ancora disperse. Con il passare delle ore, le speranze di trovare sopravvissuti diminuiscono drasticamente. Tra i dispersi potrebbero esserci persone che sono riuscite a mettersi in salvo ma non hanno ancora avuto modo di comunicare, ma c’è la dolorosa certezza che il bilancio delle vittime è destinato a crescere. Particolare preoccupazione riguarda i parcheggi sotterranei, che sono stati invasi dall’acqua, trasformandosi in trappole mortali per chi sperava di raggiungere la propria auto e mettersi in salvo.

Valencia, i parcheggi sotterranei diventano trappole mortali

L’accesso al parcheggio interrato del centro commerciale Bonaire, ad Aldaia, alla periferia di Valencia, è ancora impossibile. Da mercoledì, le idrovore lavorano senza sosta per drenare l’acqua accumulata al livello -1 del parcheggio, un’area di duemila metri quadrati con circa 1.800 posti auto, sommersa da 200 milioni di litri d’acqua. Finora, sono stati rimossi solo i primi strati di fango, ma non è ancora stato possibile stabilire quante auto siano rimaste sommerse e quante persone possano essere state colte di sorpresa dall’alluvione. Tra le ipotesi più tragiche, c’è quella di intere famiglie intrappolate mentre cercavano di fuggire. Sul posto, anche la brigata militare specializzata nell’esplorazione delle fogne, ma il tenente David Escribano ammette: “Non siamo ancora riusciti ad accedere completamente, stiamo ancora aspirando la melma con i macchinari pesanti”. Le immagini che arrivano dalla Spagna non sono affatto rassicuranti ed è difficile pensare che ci possano essere molti sopravvissuti, dopo tanti giorni, in quelle condizioni. Si spera che molti clienti del centro commerciale siano riusciti a trovare rifugio in posti più sicuri dell’edificio.

I droni sono stati impiegati per esplorare ciò che si nasconde sotto il livello stradale: le immagini mostrano un mare di fango e detriti, con l’acqua ancora alta.

La testimonianza di Sara Garcia

Sara Garcia, una studentessa di 24 anni che lavora saltuariamente al McDonald’s adiacente al parcheggio, ha raccontato alla stampa locale quanto accaduto martedì: “Nel tardo pomeriggio, quando ha cominciato a piovere intensamente, è stato chiuso l’accesso nord del parcheggio in superficie, da cui stava iniziando a scendere un fiume d’acqua. La gente è stata indirizzata verso l’ingresso sud, ma poi è mancata la corrente ed è scoppiato il caos. Alcuni sono riusciti a recuperare l’auto e fuggire, altri sono rimasti bloccati. Molti si sono rifugiati nel cinema multisala, dove hanno trascorso la notte”.

Valencia ultime notizie: Benetusser, i primi corpi recuperati

La tragedia è già emersa nel parcheggio del supermercato Consum a Benetusser, condiviso con diversi condomini vicini. Dopo aver drenato 2,4 milioni di litri di acqua e fango, i soccorritori hanno recuperato i corpi di almeno due persone, una delle quali galleggiava su una rampa del parcheggio. Non è ancora chiaro quanti altri dispersi possano trovarsi ancora intrappolati sotto quella distesa di fango, ma secondo i residenti della zona potrebbero essere fino a una ventina.

Le ricerche lungo la costa

Sulla spiaggia di Pedralba, alla foce del fiume Turia, a circa 35 chilometri da Valencia, sono stati recuperati i corpi di tre persone: una coppia di inglesi e un cittadino spagnolo. “Li abbiamo trovati grazie all’aiuto dei volontari”, ha dichiarato il sindaco Andoni Leon, sottolineando che nel comune ci sono ancora due persone disperse.

Rabbia e proteste contro le autorità

Domenica la rabbia dei cittadini è esplosa durante la visita del re Felipe, della regina Letizia, del premier Pedro Sánchez e del governatore della regione di Valencia, Carlos Mazòn, nella zona di Paiporta. Al grido di “Assassini”, i presenti hanno lanciato fango e oggetti verso le autorità. “Mazòn dimissioni!”, hanno urlato, chiedendo le dimissioni del governatore per i ritardi nell’allerta meteo. Nonostante i tumulti, re Felipe ha cercato di parlare con i presenti come testimoniano anche i video che nel corso delle ore sono diventati virali, e sono finiti sui Tg di tutto il mondo. Quello che è successo in Spagna è davvero qualcosa di drammatico che dovrebbe invitare tutti a riflettere perchè potrebbe accadere realmente ovunque. “Nessuno era preparato per una catastrofe come questa“, ha dichiarato, mentre il governatore Mazòn lo seguiva da vicino. Anche la regina Letizia, colpita al volto da una palla di fango, ha cercato di calmare gli animi, invitando alla calma e cercando parole di conforto.

Nel frattempo, sui social continuano a circolare video dell’inondazione a Paiporta, con cittadini che accusano apertamente le autorità per la mancata allerta. La comunità di Valencia vuole risposte ma vuole anche interventi immediati e non solo parole.

Una nuova allerta meteo a Valencia

Si temono altri disastri dovuti al maltempo: l’Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha declassato l’allerta rossa nella provincia di Valencia, ma nelle prossime ore continuerà il pericolo “significativo” dovuto a forti piogge nella Comunità Valenciana e nel sud della Catalogna. “Possibili straripamenti di canali e allagamenti. Il pericolo è estremo! Non viaggiare se non strettamente necessario!”, si legge in un messaggio delle autorità. 

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