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E’ morto Alain Delon: l’annuncio della famiglia

La famiglia di Alain Delon ha annunciato la sua morte

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Il mondo del cinema ha perso una delle sue stelle più luminose con la scomparsa di Alain Delon, l’attore francese che ha incantato il pubblico di tutto il mondo per oltre mezzo secolo. Nato l’8 novembre 1935 a Sceaux, un sobborgo di Parigi, Delon è diventato un simbolo di eleganza, fascino e talento recitativo, lasciando un’impronta indelebile nella storia del cinema. A dare la notizia della morte dell’attore, la famiglia pochi minuti fa tramite agenzie stampa. L’attore era malato da tempo.

Alain Delon gli inizi e l’ascesa al Successo

Alain Delon ha avuto un’infanzia difficile, segnata dal divorzio dei genitori e da un’adolescenza turbolenta. Dopo un breve periodo di servizio militare nella Marina francese, Delon si trasferì a Parigi con l’intenzione di entrare nel mondo del cinema. Nonostante la mancanza di formazione accademica, il suo fascino naturale e la sua presenza magnetica sullo schermo lo portarono rapidamente all’attenzione dei registi.

Il suo debutto avvenne nel 1957, ma fu il film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, del 1960, a consacrarlo come una star internazionale. La sua interpretazione intensa e vulnerabile gli valse il plauso della critica e l’inizio di una collaborazione fruttuosa con alcuni dei più grandi registi dell’epoca.

Il fascino del “Bel Tenebroso”

Negli anni ’60 e ’70, Delon divenne il simbolo del “bel tenebroso”, un’icona di stile e di sensualità che incarnava l’archetipo del protagonista enigmatico e tormentato. Film come “Il Gattopardo” (1963) di Visconti, “La piscina” (1969) di Jacques Deray e “Frank Costello faccia d’angelo” (1967) di Jean-Pierre Melville, lo resero celebre per la sua capacità di interpretare personaggi complessi e ambigui, spesso sospesi tra il bene e il male.

La sua bellezza fuori dal comune e il suo carisma gli garantirono non solo un successo planetario, ma anche un posto nell’immaginario collettivo come uno degli uomini più attraenti di sempre. Delon lavorò con i più grandi registi europei, tra cui Michelangelo Antonioni, che lo diresse in “L’eclisse” (1962), e si affermò come una delle star più richieste del cinema mondiale.

Una carriera segnata da successi e polemiche

Nonostante il successo, la vita personale e professionale di Delon fu spesso segnata da controversie. Le sue relazioni sentimentali, soprattutto con attrici come Romy Schneider, Nathalie Delon e Mireille Darc, furono ampiamente seguite dalla stampa, mentre la sua associazione con figure controverse e il suo atteggiamento spesso provocatorio alimentarono la sua immagine di ribelle.

Nel corso della sua carriera, Delon fu anche produttore e regista, e si impegnò in progetti che riflettevano le sue passioni e la sua visione artistica. Tuttavia, negli ultimi anni si ritirò gradualmente dalle scene, scegliendo una vita più riservata e lontana dai riflettori.

Alain Delon: la morte il 15 agosto 2024

Il 17 agosto 2024, Alain Delon si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli, Alain-Fabien, Anouchka e Anthony, e dal suo fedele cane Loubo. La famiglia ha chiesto riservatezza in questo momento di lutto, mentre il mondo intero piange la perdita di un’icona ineguagliabile. “Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo – si legge nella nota indirizzata ad Afp – sono profondamente addolorati nell’annunciare la morte del loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia. La famiglia chiede di rispettare la privacy in questo momento di lutto estremamente doloroso“.

Alain Delon lascia un’eredità cinematografica straordinaria, fatta di oltre un centinaio di film, molti dei quali considerati capolavori. La sua figura rimarrà indelebile nella storia del cinema, come simbolo di un’epoca e di un modo di essere, capace di affascinare generazioni di spettatori con il suo talento, la sua bellezza e il suo fascino.

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