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Sono almeno 5 le persone arrestate per la morte di Matthew Perry: spunta anche la regina della chetamina

Per la morte di Matthew Perry ci sono almeno 5 arresti e c'è anche quella che i media americani definiscono la regina della chetamina

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L’inchiesta sulla tragica morte dell’attore Matthew Perry, avvenuta nell’ottobre del 2023, ha portato alla luce una complessa rete di “spaccio” di ketamina, con al centro Jasveen Sangha, soprannominata dai media come la “regina della ketamina”. Sangha, insieme ad altre quattro persone, tra cui due medici e l’assistente personale di Perry, è stata arrestata con l’accusa di aver partecipato a un’operazione clandestina di distribuzione di sostanze stupefacenti.

Morte Matthew Perry: le ultime notizie

Le autorità sostengono che Jasveen Sangha abbia venduto a Matthew Perry la dose letale di ketamina che ha provocato la sua morte. Secondo i rapporti, la 41enne avrebbe fornito all’attore ben 50 fiale di ketamina, per un valore complessivo di circa 11mila dollari, consapevole dei rischi letali associati all’uso del farmaco. La sua residenza a North Hollywood, soprannominata “Sangha Stash House” dagli inquirenti, è stata descritta come un vero e proprio “emporio di spaccio di droga”. Durante una perquisizione, le forze dell’ordine hanno trovato oltre 80 fiale di ketamina, insieme a una grande quantità di pillole, tra cui metanfetamine, cocaina e Xanax, oltre a un’arma da fuoco.

Jasveen Sangha, secondo quanto emerso, trattava esclusivamente con clienti di alto profilo, tra cui celebrità e personaggi influenti. Il procuratore Martin Estrada ha sottolineato come la donna fosse una delle principali fonti di ketamina per diversi acquirenti, incluso Matthew Perry. Tuttavia, durante il suo percorso di dipendenza, Perry avrebbe progressivamente abbandonato i fornitori di lusso come Sangha, rivolgendosi a spacciatori di strada, che offrivano prezzi inferiori.

Tra i coinvolti nell’inchiesta figura anche il dottor Salvador Plasencia, che avrebbe venduto a Perry 20 fiale di ketamina a un prezzo esorbitante di 2mila dollari ciascuna, mentre il costo reale era di circa 12 dollari. Plasencia avrebbe inoltre falsificato le cartelle cliniche dell’attore per mascherare l’acquisto illegittimo dei farmaci. L’assistente personale di Perry, Kenneth Iwamasa, è accusato di aver somministrato la dose letale, nonostante non avesse alcuna formazione medica e fosse completamente ignorante riguardo all’uso corretto della ketamina.

Le notizie sugli arresti e sulle persone coinvolte nella morte di Matthew Perry continuano ad arrivare dagli Stati Uniti. Le indagini infatti non sono ancora concluse.

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