Tamar e Yonatan sorridevano con le loro figlie in Israele prima di essere uccisi da Hamas
Le storie che arrivano da Israele: la famiglia di Tamar e Yonatan sterminata da Hamas
Le immagini che arrivano da Israele sono strazianti. Nel cuore del Medio Oriente, una nuova ondata di violenza ha scatenato un caos che sembra non avere fine. E’ di nuovo guerra e purtroppo, quello che abbiamo visto in meno di 48 ore, potrebbe essere l’inizio. L’Israele è già in lutto per centinaia di vite perdute, e la Palestina si prepara al contrattacco. E nel frattempo i media di tutto il mondo raccontano le storie drammatiche di chi ha perso la vita, brutalmente ucciso dai terroristi. Quello che sta succedendo in Israele è sconvolgente e le storie drammatiche che trapelano sui media in queste ore, tolgono il fiato. L’attacco lanciato da Hamas ha lasciato dietro di sé una scia di lacrime e sangue, riportando la regione in un periodo di tumulto e disperazione. Tra le altre storie di tragedie familiari, oggi arriva quella della famiglia di Tamar e Yonatan.
A rendere nota la drammatica vicenda di questa famiglia, sono proprio i media israeliani sui social. Centinaia di persone cercano di mettersi in contatto con i loro familiari ma i telefoni squillano a vuoto. Non sanno se sono nei bunker, se sono in pericolo, se sono stati sequestrati o se sono stati uccisi. E sperano di non vedere volti di persone che amano, nei video che Hamas pubblica in rete, per dimostrare la razzia fatta in queste ore.
La storia di Tamar e Yonatan e della loro famiglia distrutta in Israele
I social media sono invasi dai volti degli innocenti, tra cui Tamar e Yonatan, e le loro figlie, le gemelline Shachar e Arbel di 6 anni e la più piccola Omer, di soli 4 anni. Sono stati uccisi in modo spietato, un’intera famiglia spazzata via dai terroristi di Hamas, secondo quanto riportato dall’account ufficiale di Israele su X. Questa drammatica vicenda ci porta a Kibbutz Nir Oz, nel sud di Israele. Erano nella loro casa, sono stati barbaramente uccisi. La storia di questa famiglia è solo uno degli esempi di quello che in queste ore sta succedendo in Israele.
Il bilancio delle vittime in Israele ha già raggiunto quota 700 da sabato, mentre circa 130 persone sono state fatte ostaggio da Hamas. Dall’altra parte, la Palestina piange 400 vittime, un numero destinato a salire drasticamente nelle prossime ore. Ma questi sono solo i numeri trapelati in queste ore, purtroppo il bilanci potrebbe crescere, soprattutto a causa del grande numero di ragazzi sequestrati nel corso del rave di nova Music Festival.
Da ieri, sui media di tutto il mondo, compaiono le immagini dei miliziani di Hamas che hanno assaltato un rave party durante il Nova Music Festival, causando centinaia di morti e dispersi, molti dei quali potrebbero essere stati presi in ostaggio, secondo quanto riportato dall’Independent. I video dell’attacco mostrano spari e fuga nel deserto all’alba, una scena surreale di terrore e caos. Decine di mamme e di padri, hanno visto i loro giovani figli in quelle foto, in quei video. Hanno visto ragazzi di 20 anni barbaramente uccisi, picchiati, fatti a pezzi.
In questo conflitto senza quartiere, i civili sono coloro che pagano il prezzo più alto. Le vite spezzate e le famiglie distrutte sono testimonianza della brutalità di una guerra che sembra non risparmiare nessuno. Le organizzazioni umanitarie internazionali sono in allerta, chiedendo una soluzione pacifica e immediata per porre fine a questa tragedia umana.