E’ caccia al padre di Saman in Pakistan. La confessione: “L’ho uccisa per onore”
Lasciano senza parole le intercettazioni con i discorsi del padre di Saman Abbas che confessa di averla uccisa
“L’ho uccisa io, l’abbiamo uccisa noi” queste le parole del padre di Saman Abbas. L’uomo, che dal primo maggio del 2021 risulta essere irrintracciabile, è stato intercettato mentre spiegava di aver ucciso sua figlia. Lo ha fatto per il suo onore, lo ha fatto perchè doveva tutelare la sua dignità. Ai suoi interlocutori spiega di non avere paura di nulla: ha ucciso sua figlia, ha lasciato suo figlio in Italia, è un uomo morto ma doveva farlo, per difendere il suo onore. A scatenare la furia assassina dell’uomo ma anche degli altri membri della famiglia, sarebbe stata una foto. La foto scattata da Saman insieme al suo fidanzato, lo scatto di un tenero bacio, con l’uomo che avrebbe voluto sposare. Dai diari della ragazza però emergono anche altri inquietanti dettagli che lasciano riflettere su quanto poco si sia fatto per aiutarla. Aveva denunciato, aveva parlato dei continui abusi, delle botte. Poi però quella trappola dei documenti. Si è fidata Saman, nessuno le aveva detto che avrebbe potuto ricominciare altrove, che qualcuno l’avrebbe aiutata con i documenti, ed è andata incontro alla sua morte. Sulle chat con il suo fidanzato, aveva scritto i nomi di chi le avrebbe fatto del male. La cronaca di un omicidio che poi, purtroppo, si è consumato.
Nessuna traccia del corpo di Saman
Gli investigatori e le squadre di ricerca hanno cercato i resti di Saman ovunque. Dalle ultime rivelazioni, fatte in carcere da un detenuto, risulterebbe che i familiari di Saman, con l’aiuto di un uomo misterioso, abbiano portato il suo cadavere nel fiume Po. Ma in questi mesi di siccità durante i quali, diversi cadaveri sono stati ritrovati casualmente, non c’è stata traccia di Saman. A parlare di quella maledetta sera era stato anche il fratello di Saman, che la notte in cui è stata uccisa, ha cercato ovunque sua sorella, pur sapendo che era morta, anche solo per un ultimo saluto. “Prima ho fatto un giro dentro, cercando il corpo di mia sorella ma non l’ho trovato…” aveva detto poche ore dopo esser stato fermato dalla polizia.
I genitori di Saman saranno arrestati?
In questo lungo periodo in cui in Italia, si è sempre parlato di Saman, dal Pakistan non è arrivato nessun segnale di collaborazione, nonostante la presenza dei giornalisti italiani a fare domande. Ora però qualcosa, forse, si sta muovendo. Di fronte a queste intercettazioni, qualcosa sarebbe cambiato. Le nostre forze dell’ordine starebbero collaborando con la polizia federale del Pakistan, che dipende dall’esercito. E stando alle ultime notizie che arrivano da Islamabad, potrebbe esserci anche l’arresto dei genitori di Saman, entrambi coinvolti in questa drammatica vicenda.