Sparatoria università in Russia: sale il bilancio delle vittime, almeno 8 morti
Tragedia in Russia all'università di Perm: un uomo uccide otto studenti e ne ferisce altri gravemente
Una vera e propria tragedia è avvenuta in Russia dove un uomo ha aperto il fuoco all’università di Perm uccidendo 8 studenti e ferendone gravemente altri (anche se il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe purtroppo peggiorare). L’uomo è stato poi ucciso dalle Forze dell’Ordine mentre camminava per il campus con il suo fucile, intento ad uccidere altre persone. La notizia è arrivata in tempo reale anche in Italia dove tutti i programmi in onda e le reti all news hanno mostrato le ultime notizie dalla Russia, con le prime immagini dei drammatici fatti.
Secondo una prima ricostruzione fornita dei media locali, il killer sarebbe Timur Bekmansurov, 18 anni appena, iscritto al primo anno di giurisprudenza. Secondo il sito di notizie di Perm, poco prima di compiere la tragedia, il 18enne avrebbe annunciato le sue attenzioni con un post su Facebook nel quale specificava di essere pronto a compiere quel gesto che non era però da etichettare come un atto terroristico (come in un primo momento invece si era pensato).
Sparatoria università in Russia: sale il bilancio delle vittime, almeno 8 morti
“Non è stato un attentato terroristico. Non sono membro di organizzazioni estremiste. Nessuno sapeva quello che avrei fatto. Ho organizzato tutto da solo“, queste le parole rilasciate dal 18enne armato di fucile sul suo profilo Facebook. Dopo pochi minuti, ecco la tragedia. Timur Bekmansurov fa irruzione nell’università statale di Perm e apre il fuoco contro gli studenti che provano a nascondersi nelle aule. Per alcuni di loro però, purtroppo, non ci sarà speranza.
Il bilancio parla di 8 morti e tantissimi altri studenti feriti gravemente ma i media locali si riservano di ufficializzare nelle prossime ore un nuovo bilancio, ben più preciso, sul numero delle vittime e dei feriti. La Tass, agenzia di stampa ufficiale russa, fa sapere infatti che i numeri potrebbero essere destinati a crescere visto che le Forze dell’Ordine locali sono a lavoro sul luogo della tragedia per identificare le vittime e consentire alle persone ferite di essere soccorse dai sanitari. Secondo i media che hanno ricostruito la tragedia, alcuni studenti sarebbero riusciti a chiudersi nell’auditorium dell’università per nascondersi dall’aggressore, altri sarebbero invece saltati fuori dalle finestre, disperati, nel, tentativo di fuggire alla furia omocidia del loro coetaneo che, sempre sul suo profilo Facebook, si descrive come una persona sopraffatta dall’odio.
La sparatoria, Timur Bekmansurov, la stava organizzando da tempo e per questo motivo le Forze dell’Ordine russe sono anche alla ricerca di eventuali potenziali complici che avrebbero potuto aiutare il killer a compiere questo gesto così estremo, costato la vita a giovani innocenti. Timur Bekmansurov ha preso di mira uno degli edifici dell’università del campus, ferendo però – anche se più lievemente – anche altre persone che si trovasvano lì di passaggio.