La strage voluta dai Narcos: sterminate due famiglie, donne e bambini bruciati vivi dopo violenze
Una strage a opera dei Narcos messicani lascia senza parole il mondo intero: bambini bruciati vivi, donne violentate...
Le notizie che arrivano dagli Usa lasciano senza fiato ma non stupiscono perchè chi conosce il mondo del narcotraffico, in particolare quello messicano, sa quanto possano essere spietati i signori della droga. Nel mirino dei narcos messicani le famiglie mormone: oggi arrivano notizie davvero sconvolgenti che riguardano la strage di donne e bambini che sono stati bruciati vivi. E’ il modus operandi dei Narcos, spesso le notizie non arrivano nelle prime pagine dei giornali europei perchè in Messico queste stragi sono all’ordine del giorno, purtroppo. Ma oggi qualcosa è cambiato. La crudeltà usata contro le due famiglie è stata devastante e la notizia ha fatto il giro del mondo.
I NARCOS FANNO STRAGE DI MORMONI: LE ULTIME NOTIZIE
Sono nove le vittime della crudeltà dei narcos, tra cui quattro bambini e due gemelli di sei mesi, con le loro madri; sono stati uccisi in Messico in un’imboscata. Sono stati crivellati da colpi da arma da fuoco, alcuni di loro sono stati anche bruciati vivi. La polizia ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Le vittime viaggiavano in auto quando sono state colte in un’imboscata da uomini armati. Otto i sopravvissuti, cinque dei quali feriti. E sono stati proprio loro a quanto pare a raccontare quello che è successo in quella che sembrerebbe proprio una trappola, una sorta di imboscata.
Una notizia che ha sconvolto per la crudeltà usata contro le vittime e non solo per l’omicidio. I media statunitensi hanno rivelato alcuni dettagli atroci su quanto successo. Le bambine e le donne prime di essere uccise sarebbero state anche violentate. Il massacro è avvenuto a Rancho de la Mora, al confine tra gli Stati di Chihuahua e Sonora, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti, in una zona infestata da trafficanti di droga e banditi di ogni genere.
Il gruppo di mormoni era in viaggio verso l’aeroporto. La dinamica dei fatti è ancora tutta da ricostruire e nel frattempo si cercano altri bambini che, nell’agguato, si sono allontanati dalle macchine e hanno cercato di tornare a casa tramite i boschi. Alcuni di loro sono al momento ancora dispersi.
Il motivo di questo agguato sarebbe legato all’impegno della comunità contro il narcotraffico. Il fratello di Julian Lebaron, Benjamin Lebaron, che aveva fondato un gruppo di lotta al crimine chiamato SOS Chihuahua, era stato assassinato nel 2009.
Stando quindi all’ultimo aggiornamento arrivato dagli Stati Uniti in merito al numero dei morti, le vittime sarebbero 9.