I diritti negati ai bambini nel Sud del Mondo
ActionAid presenta il nuovo report sui diritti negati ai bambini del Sud del mondo: solo nel 2016 i bambini morti nel primo anno di vita sono stati 2,6 milioni
Ogni giorno milioni di bambini si vedono negati i propri diritti. Stiamo parlando di alcuni tra i diritti fondamentali per vivere. ActionAid Italia ha creato un dossier per far conoscere qual è la situazione dei bambini.
Il dossier di ActionAid sui Bambini nel Sud del Mondo racconta, attraverso dati e immagini, di quei diritti negati ai bambini da una situazione di sottosviluppo e di come, nonostante le condizioni attuali, sia possibile nel proprio piccolo aiutarli attraverso l’adozione a distanza. Tra i diritti basilari negati vi è il diritto al cibo. A causa della mancanza di sostentamenti e della malnutrizione ogni anno sono circa 6 milioni i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni che muoiono. Inoltre la malnutrizione provoca nei bambini grandi deficit al sistema immunitario.
Questa carenza li rende maggiormente esposti alle malattie e anche un banale raffreddore può causargli la morte.
Tra i diritti negati ai bambini nel Sud nel Mondo vi è il delicato tema della salute. La mancanza di strutture adeguate alle cure delle malattie,oltre, alla carenza di vaccini e farmaci li rende vulnerabili ed esposti a numerosi rischi. Possono contrarre dalle infezioni che possono essere contratte al momento della nascita alla malaria, dalla dissenteria causata da virus e malnutrizione alla polmonite. Nel dossier di ActionAid è riportato che nel 2016 sono stati circa 2,6 milioni i bambini morti nel primo mese di vita. Questi dati potrebbero migliorare notevolmente con la creazione di strutture adeguate che prevedano ambienti sterili per la cura e la nascita dei bambini.
L’istruzione è un’altra piaga del Sud del Mondo. Consentire ai bambini di frequentare la scuola, consentirà loro di acquisire la conoscenza e di conseguenza richiedere che i loro diritti vengano rispettati. Ad oggi sono circa 120 milioni i bambini analfabeti nel Sud del Mondo, ai quali in diverse circostanze viene negato il diritto all’istruzione perché adoperati per il lavoro minorile o perché le strutture scolastiche sono troppo lontane dal villaggio nel quale vivono.
Non si può restare fermi e osservare da lontano cosa accade ogni giorno a questi piccoli bambini, è giunto il momento di diventare parte attiva e donare un futuro migliore a tutti i bambini, rendendoli consapevoli dei loro diritti per offrigli così un futuro migliore. Inoltre adottando un bambino a distanza non si aiuta solo il singolo ma l’intero villaggio.