Attentato in Egitto: moschea colpita da bombe e spari, più di 115 morti
Nuovo attentato in Egitto in una moschea, dove gli attentatori avrebbero innescato delle bombe e sparato a raffica contro tutti i fedeli
Attentato in Egitto in una moschea. Le ultime notizie parlano di oltre 50 vittime, ma si attende un bilancio ancora più alto. I fedeli si sono ritrovati, ad un certo punto, di fronte a bombe e spari. I testimoni hanno rivelato che i terroristi si sono recato all’interno il luogo di culto proprio per uccidere il gruppo di fedeli riunite per la preghiera del venerdì islamico. Attualmente, è stato dichiarato lo stato di emergenza negli ospedali del nord del Sinai.
EGITTO, ATTENTATO IN UNA MOSCHEA ULTIME NOTIZIE: FEDELI ATTACCATI, OSPEDALI ANNUNCIANO LO STATO DI EMERGENZA
Nuovo attentato in Egitto. I terroristi hanno lanciato bombe e spari all’impazzata su un gruppo di fedeli all’interno di una moschea. Tante le persone che si erano recate a pregare proprio per il venerdì islamico. Si parla di almeno 50 vittime, ma il bilancio è destinato a salire. Annunciato, intanto, lo stato di emergenza negli ospedali del nord del Sinai. L’attentato è avvenuta questa mattina, 24 novembre, nella zona di al Rawda. Le fonti locali hanno dichiarato che sono, attualmente, stati registrati 100 feriti. All’interno della moschea è stata piazzata una bomba e poi gli attentatori hanno iniziato a sparare a raffica sui fedeli. Quest’ultimi cercavano di fuggire a seguito dell’esplosione. I fedeli si erano riuniti in preghiera e prima dell’attentato stavano uscendo dal luogo di culto.
ATTENTATO EGITTO: ECCO COS’E’ AVVENUTO E COME HANNO AGITO GLI ATTENTATORI SUI FEDELI
Alcune fonti, inoltre, rivelano che gli attentatori si trovavano già sulla porta d’ingresso e stavano attendendo l’uscita dei fedeli. Gli autori dell’attentato avrebbero anche continuato a sparare sulle ambulanze, arrivate per dare soccorso. In questa zona è presente un gruppo jihadista, affiliato dell’Isis. Nell’ultimo periodo è stato responsabile di altri attacchi. Attualmente, però, pare non sia ancora stato rivendicato. La moschea colpita pare sia “frequentata dalla tribù Sawarka, la maggiore del nord del Sinai e, in generale, conosciuta per la sua collaborazione con l’esercito e le forze dell’ordine”. Questo gruppo ha come obbiettivo proprio quello di sconfiggere lo Stato Islamico. Le eplosioni sarebbero avvenute sia all’interno che all’esterno della moschea. Sembrerebbe questo il motivo per cui gli attentatori avrebbero deciso di uccidere più fedeli possibili. Nel frattempo, al-Sisi, presidente egiziano, ha annunciato una riunione d’emergenza con tutti i responsabili della sicurezza.