Sparatoria di Monaco: il killer un ragazzino, uccide e si suicida
Le ultime notizie sulla sparatoria nel centro commerciale di Monaco: le vittime sarebbero nove, diversi feriti. Il killer, un ragazzo di 18 anni, si sarebbe suicidato
Si pensava fossero in tre, si pensava avessero delle armi pericolose, si pensava che fossero in fuga. Per ore i media di tutto il mondo hanno guardato a Monaco di Baviera pensando che ancora una volta l’Isis fosse in azione. E il pensiero che purtroppo arriva in questi casi è chiaro: ma se davvero ci fosse un esercito forse, con persone armate fino ai denti, cosa succederebbe a quelle che riteniamo essere le nostre “sicurissime” città? Il killer di Monaco di Baviera che il 22 luglio 2016 ha ucciso in un centro commerciale 9 persone, era da solo, aveva 18 anni e una pistola, la stessa con cui si è poi suicidato. Eppure ha ucciso, seminato terrore, mandato in tilt una città. La metro è stata chiusa, evacuata la stazione. Ma è davvero questo il modo di reagire di fronte a quello che sta accadendo? E’ davvero possibile pensare che ogni persona che agisce da sola, senza organizzazione, senza un perchè, possa essere in grado di paralizzare una città importante come Monaco di Baviera?
Il ragazzo che non potrà mai raccontarci i motivi del suo gesto, si è suicidato mentre la polizia cerca di capire, interrogando suo padre, che cosa sia successo, cosa abbia spinto il ragazzo a reagire in questo modo I vicini, i suoi compagni di classe ne parlano come di una persona tranquilla. Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato l’attentato in un centro commerciale di Monaco di Baviera, compiuto da un giovane tedesco-iraniano, che ha fatto dieci vittime (compreso l’attentatore) e sedici feriti. L’Iran “condanna” questo atto ed “esprime la sua solidarietà con il popolo e il governo tedesco”, ha dichiarato Bahram Ghassemi, portavoce della diplomazia della Repubblica islamica.
Si indaga anche su un finto annuncio pubblicato su Facebook che offriva cibo gratis al ristorante McDonald’s preso di mira ieri dall’attentatore di Monaco proprio nel momento in cui l’uomo si trovava nel locale. In un altro annuncio sui social si invitava anche la gente a partecipare a un flashmob. Alle 12 di oggi dovrebbe esserci una conferenza stampa durante la quale la Polizia tedesca darà maggiori dettagli su questa vicenda.