Panico da fine del mondo: suicidi collettivi in Argentina
Scoppia il panico ovunque, in Argentina si organizzano suicidi collettivi. Ecco le ultime notizie.
Il panico, per la fine del mondo, è iniziato un po’ ovunque. È iniziato in Cina, dove è dovuta intervenire la polizia per smentire la notizia, e dove un pazzo ha cercato di uccidere 23 bambini, accoltellandoli, per anticipare la loro fine. È scoppiato in Russia, dove la gente cerca di accaparrarsi gli ultimi kit per la sopravvivenza in vendita nei negozi. Come sappiamo, nei giorni scorsi, anche il Vaticano e la Nasa sono dovuti intervenire per rassicurare la gente. L’ultima notizia scioccante arriva dall’Argentina dove, per la paura della fine del mondo, e a poche ore dalla data fatidica, la gentes sta cercando di organizzare dei veri e propri suicidi collettivi. Infatti, secondo le ultime notizie, le autorità hanno deciso che tra domani e venerdì le forze dell’ordine chiuderanno la circolazione in una zona della provincia di Cordoba, dopo la convocazione via Facebook da parte di un gruppo di 150 persone per portare a termine «un suicidio collettivo» nell’area. Queste le parole delle autorità della collina di Uritorco, noto centro per la meditazione che ogni anno attrae una grande quantità di persone proprio per meditare: «Per quei giorni chiederemo la collaborazione del ministero della Sicurezza di Buenos Aires. Puntiamo a bloccare soprattutto i sentieri per arrivare alla cima della collina. Invitiamo tutti i credenti, esseri e guerrieri della luce, a un suicidio spirituale in massa presso l’Uritorco, Cordoba, Argentina. Abbandoniamo questa carne impura e – precisa l’invito – trasportiamo il nostro spirito attraverso il portale interdimensionale alle 21 ore e 12 minuti del 21/12/2012. In questo modo saremo l’esercito della luce che salverà l’umanità».
Secondo le notizie diffuse ieri inoltre, in Cina sarebbero state arrestate più di 500 persone, che facevano parte di sette catastrofiste: divulgavano informazioni inesistenti sulla fine del mondo, per generare il panico. Clicca qui per leggere.